L’Università Federico II di Napoli sperimenta la la didattica ibrida in collaborazione con Hevolus e Microsoft

L’Università Federico II di Napoli sperimenta la la didattica ibrida in collaborazione con Hevolus e Microsoft
di Guglielmo Sbano
Sabato 6 Novembre 2021, 18:00 - Ultimo agg. 15 Novembre, 22:37
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L’Università Federico II di Napoli è il primo ateneo italiano ad avviare la sperimentazione della Hybrid Learning Spaces, soluzione integrata sviluppata da Hevolus Innovation e Microsoft Italia per una didattica partecipata e laboratoriale in realtà mista.  L’accelerazione dei processi di digitalizzazione verificatasi negli ultimi mesi, ha messo in luce le opportunità che una didattica più digitale possa generare un più ampio accesso a contenuti innovativi ed esperienze di apprendimento, propedeutici all’acquisizione di nuove competenze. Si tratta della cosiddetta Didattica Ibrida, ovvero un approccio all’apprendimento dove fisico e digitale si integrano e coesistono in modo efficace, dando vita a qualcosa di nuovo e dalle maggiori potenzialità.

In questo contesto nasce Hybrid Learning Spaces, vere e proprie aule virtuali immersive che consentono di introdurre un nuovo modello educativo fruibile sia da remoto che in presenza, attraverso lezioni e supporto ai laboratori olografici. L’Ateneo di Napoli è il primo in Italia a sperimentare la soluzione negli ambiti didattici, sia scientifici sia umanistici.

La soluzione Hybrid Learning Spaces è perfettamente in linea con quanto annunciato dal CEO Microsoft Satya Nadella durante Ignite 2021 - principale conferenza Microsoft dedicata al mondo Enterprise - ovvero mettere a disposizione di realtà pubbliche e private soluzioni basate sul Cloud per realizzare il metaverso (un insieme di mondi virtuali e reali interconnessi), con l’obiettivo di abilitare esperienze condivise tra il mondo fisico e digitale.

«L’Università Federico II vuole mettere a disposizione dei propri studenti tecnologie innovative per la didattica: dopo aver gestito il periodo dell’emergenza con la didattica a distanza, l’Ateneo è adesso pronto a ripensare una nuova didattica ibrida, per questo ha subito colto l’opportunità di sperimentare e valutare gli Hybrid Learning Spaces per alcuni corsi» Giovanni B. Barone, responsabile divisione sistemi dell’Università degli Studi di Napoli Federico II. 

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 «Le nuove tecnologie, i device intelligenti e l’approccio ibrido, permettono oggi agli istituti d’istruzione di rispondere al cambio di paradigma in corso con un modello esperienziale interattivo e multidisciplinare, in grado di porre lo studente al centro, coinvolgendolo in prima persona e stimolando il suo spirito di iniziativa.

Siamo convinti che questo progetto sviluppato insieme a Microsoft, possa aiutare il settore Istruzione e Formazione ad avvicinarsi in modo nuovo ai giovani, fornendo competenze specifiche sulle tecniche di team collaboration fondamentali nel mondo del lavoro» spiega Antonio Squeo, CIO di Hevolus Innovation, digital company specializzata in phygital customer experience.

«Siamo in una fase cruciale per il nostro Paese, un momento storico di grandi cambiamenti e opportunità dove si torna a puntare sui giovani, vero motore della crescita futura del nostro paese, investendo sulla loro formazione e sullo sviluppo di nuove competenze. In questo scenario, il digitale ha un ruolo chiave di abilitatore di nuove esperienze ibride di didattica e le nuove tecnologie possono contribuire a premere l’acceleratore su questa trasformazione già in corso; la nuova soluzione messa a punto in collaborazione con Hevolus ne è una dimostrazione concreta. L’Università Federico II di Napoli ha intrapreso con Microsoft un percorso di innovazione e trasformazione digitale ormai da tempo e la sperimentazione di questa soluzione conferma la volontà non solo di continuare ma di accelerare questo cammino e consentire così agli studenti di oggi di diventare professionisti pronti ad affrontare le sfide del prossimo futuro» ha commentato Elvira Carzaniga, Direttore della Divisione Education di Microsoft Italia.

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