Roma, perquisizioni alla Link University: 14 indagati, anche i vertici. Progetti di ricerca simulati e fatture per oprazioni inesistenti

Roma, perquisizioni alla Link University: 14 indagati, anche i vertici. Progetti di ricerca simulati e fatture per oprazioni inesistenti
Mercoledì 15 Luglio 2020, 11:37 - Ultimo agg. 30 Aprile, 16:01
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La Guardia di Finanza sta eseguendo una serie di perquisizioni e acquisizioni di atti alla Link University di Roma nell'ambito di un'indagine coordinata dalla procura di Roma in cui sono indagati a vario titolo 14 persone in rapporti diretti e indiretti con l'ateneo. Dall'inchiesta emergerebbe che la Link e il Consortium for research on intelligence and security services avrebbero simulato l'esecuzione di progetti di ricerca e sviluppo che avrebbero loro consentito di godere di crediti fiscali.

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Tra gli indagati ci sono diverse figure di vertice dell'università tra cui il rettore Claudio Roveda, il presidente della società di gestione
Gem Vanna Fadini, il membro del Consiglio d'amministrazione e presidente della scuola per le attività Undergraduate e Graduate Carlo Maria Medaglia, il direttore generale Pasquale Russo. Simulando l'esecuzione di progetti di ricerca e sviluppo, la Link e il Consortium avrebbero maturato - si legge nel decreto di perquisizione - «inesistenti crediti di imposta che avrebbero poi utilizzato in compensazione in occasione del versamento delle imposte da loro dovute». Le società hanno poi «ottenuto indietro parte del denaro versato alle società commissionarie attraverso l'emissione di fatture per operazioni inesistenti con conseguenti movimenti finanziari di rientro delle somme originariamente versate».

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I soldi emersi dalle indagini del Nucleo Polizia Economico-Finanziaria della Gdf di Roma con il coordinamento del procuratore aggiunto Stefano Pesci, ammontano a circa 15 milioni di euro di credito di imposta. Tutti ricevuti per progetti di ricerca e sviluppo fittizi o gonfiati. Secondo gli inquirenti, la Link e il Consortium for Reasearch on intelligence and security services' avrebbero «simulato, in tutto o in parte l'esecuzione di progetti di ricerca e sviluppo maturando così inesistenti crediti di imposta, utilizzati poi in compensazione in occasione del versamento delle imposte da loro dovute. Queste ultime - si legge nel decreto di perquisizione - hanno poi ottenuto indietro parte del denaro versato alle società commissionarie attraverso l'emissione di fatture per operazioni inesistenti, con conseguenti movimenti finanziari di rientro delle somme originariamente dovute».

L'indagine nasce da una serie di informative del nucleo di polizia economico finanziaria di Firenze e Roma e dell'Agenzia delle Entrate.

Alla Link i finanzieri stanno acquisendo documenti contabili ed extracontabili, computer, server, agende, documenti bancari, registrazioni di videoconferenze. Tutto materiale che sarà necessario a ricostruire le modalità e i soggetti coinvolti nei progetti di ricerca e sviluppo messi in piedi dalla Link e dal Consortium.


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