Maturità 2023, l'esame torna come in epoca pre Covid. Valditara: «È la legge in vigore»

«Prima di decidere ho sentito esperti e addetti ai lavori. Alla fine è parsa la soluzione più ragionevole. Se dovesse funzionare male, si interverrà, ma l'idea che si cambi la maturità solo per mettere un timbro trovo sia inappropriata»

Maturità 2023, l'esame torna come in epoca pre Covid. Valditara: «È la legge in vigore»
Maturità 2023, l'esame torna come in epoca pre Covid. Valditara: «È la legge in vigore»
Giovedì 29 Dicembre 2022, 14:47 - Ultimo agg. 20:08
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Esame di Maturità, si ritorna al passato. La legge del 2017 che regola l'esame di Maturità «è la legge in vigore. Prima di decidere ho sentito esperti e addetti ai lavori. Alla fine è parsa la soluzione più ragionevole. Se dovesse funzionare male, si interverrà, ma l'idea che si cambi la maturità solo per mettere un timbro trovo sia inappropriata». Lo afferma in una intervista alla Stampa il ministro dell' Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara annunciando il ritorno all'esame come era prima della pandemia. «Il colloquio interdisciplinare - spiega ancora - deve valorizzare le competenze degli studenti e verificare la loro capacità di fare collegamenti tra le materie. Non deve esserci l'interrogazione in italiano, in greco o in matematica. Su questo invierò una circolare che chiarirà esattamente come andrà svolto il colloquio».

Ritorno all'esame pre Covid

Il ritorno all'esame pre-Covid, gli viene chiesto, vuol dire che è finita l'emergenza? «È finita almeno per la maturità.

Poi che abbia lasciato degli strascichi è evidente. L'aumento del bullismo, uno smarrimento di molti giovani che si trovano più in crisi nell'affrontare il percorso scolastico. Mi riferisco alla sempre più accentuata assenza di socializzazione». Rispetto al tema delle occupazioni: «Per me vale il principio che chi rompe, paga. Se ci sono dei danni questi danni vanno perseguiti innanzitutto civilmente. Ci vuole un patto di legalità che renda responsabili le famiglie - o gli studenti se sono maggiorenni - per i danni compiuti». Riguardo invece ai docenti «pagando di più gli insegnanti più formati e con responsabilità particolarmente delicate come i docenti tutor, noi intendiamo valorizzare il merito di chi si assume particolari responsabilità».

Uno studente su quattro non è felice 

«La metà dei maturandi temeva il ritorno all'esame di maturità come si svolgeva prima della pandemia. L'altra metà sperava ancora in un anno di 'salvacondotto' con una formula semplificata come quella sperimentata nel 2022. Saranno quindi amareggiati nell'apprendere che la previsione dei primi si è rivelata corretta. Tuttavia solo un maturando su 4 è d'accordo con la scelta del titolare di viale Trastevere: infatti il 56% avrebbe preferito un esame come quello proposto nel 2022 mentre un ulteriore 19% avrebbe optato un cambiamento più radicale dell'impianto della maturità». Così rivelava un sondaggio di Skuola.net su un campione di 1.500 maturandi svolto a inizio mese.

«Sebbene la metà dei maturandi non sperava in un esame di Maturità semplificato anche nel 2023 - commenta Daniele Grassucci, direttore di Skuola.net - l'ufficialità del ritorno al format pre-pandemia potrebbe non riscontrare il favore generale. Infatti solo 1 maturando su 4, nei panni del ministro, avrebbe confermato la maturità come era formulata prima della pandemia. È troppo presto per capire se ci saranno proteste di piazza al rientro dalle vacanze natalizie, come avvenuto lo scorso anno quando fu annunciato il ritorno delle prove scritte dopo due anni di maxi-orale. Di sicuro il ministero dell'Istruzione e del Merito dovrà a questo punto essere clemente in fase di redazione delle prove scritte: le ultime rilevazioni Invalsi ci parlano di studenti che ancora non hanno recuperato i livelli di competenze di base che mostravano prima della pandemia. E i maturandi 2023 - conclude - hanno alle spalle un triennio caratterizzato da una didattica discontinua: solo 12 mesi fa stavamo ancora combattendo con quarantene generalizzate a scuola in caso di presenza di uno o più studenti positivi nel gruppo classe».

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