Si è tenuto questa mattina nella Sala Giunta di Palazzo San Giacomo a Napoli, alla presenza dell'assessore alla Legalità Antonio De Iesu, la consegna degli attestati di promotori e promotrici di legalità agli studenti dell’Istituto tecnico per geometri “G.B. Della Porta–G. Porzio”.
I ragazzi sono stati coinvolti nel percorso “Legalità e cultura dell’etica. Beni confiscati alla criminalità organizzata. Progetto di valorizzazione”, fortemente voluto dal Comune di Napoli e hanno dato il loro contributo per il censimento e la messa in valore di 10 appartamenti, una villa e tre locali commerciali confiscati alla criminalità organizzata.
Gli studenti hanno realizzato sopralluoghi, redigendo schede di sintesi (una sorta di carta di identità) di ogni bene, dalla quale si sono evinti lo stato di fatto, le condizioni manutentive, la conformità urbanistico–edilizia e la sanabilità di eventuali opere abusive.
L’obiettivo è stato individuare le azioni più idonee per il riutilizzo dei beni confiscati, valorizzandoli a fini di pubblica utilità e assicurandone la restituzione alla collettività.
L’assessore De Iesu ha rivolto un affettuoso saluto ai tutor/docenti e agli alunni, ringraziandoli per il lavoro svolto: «Vi siete mostrati molto motivati. La valorizzazione dei beni confiscati ha un forte valore sociale, prima che urbanistico.
Insieme all’assessore De Iesu, sono intervenuti il comandante della polizia municipale Ciro Esposito, la dirigente del servizio beni confiscati Lucia Di Micco, accompagnata dalla funzionaria Nunzia Ragosta, la dirigente dell’Istituto scolastico “Della Porta-Porzio” Alessandra Guida, il docente referente del progetto Alfonso Nunziata, la responsabile della sede di Napoli dell’agenzia nazionale beni confiscati Daniela Lombardi.
I docenti e gli studenti hanno, a loro volta, manifestato orgoglio ed entusiasmo e a tal propostito la dirigente Guida è intervenuta: «Ho visto negli occhi di questi ragazzi un grande entusiasmo, ci hanno creduto e si sono impegnati molto. Gli studenti hanno avuto occasione di toccare con mano e di vedere come un bene confiscato alla fine venisse veramente rivalutato e riutilizzato per scopi sociali. Si sono dimostrati, poi, veri tecnici e geometri con la consapevolezza del concetto concreto della legalità».
Al momento della consegna degli attestati ai giovani, De Iesu ha concluso: «La legalità non può essere insegnata, è una dedizione etica. Noi possiamo solo stimolare le coscienze, ma la legalità è dentro di voi, e si manifesta con comportamenti come solidarietà, gentilezza, prendere posizione contro la violenza. Voi oggi avete dato un contributo concreto alla legalità».
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