Federico II, premi ai laureati di prestigio: «I nostri sogni, ricordi e esperienze»

Federico II, premi ai laureati di prestigio: «I nostri sogni, ricordi e esperienze»
Venerdì 4 Giugno 2021, 18:32 - Ultimo agg. 18:47
6 Minuti di Lettura

L'Università Federico II di Napoli domani premia 6 suoi laureati di grande prestigio e 76 suoi studenti meritevoli. Dai premiati, bagagli ricchi di ricordi, affetti, passioni, sogni, esperienze, e la consapevolezza di aver intrapreso, in quel momento.

«Il ricordo degli anni alla Federico II si accompagna sempre ad un dolce sentimento di gratitudine, per l'Università e per i professori, che hanno accompagnato il mio sviluppo - sottolinea Fabrizio Freda, CEO del colosso della cosmesi Estée Lauder - . Il ringraziamento più sentito non è per le nozioni apprese, ma per avermi insegnato ad imparare, aver stimolato la mia curiosità intellettuale e dato la misura dell'impegno necessario a dare il meglio di se stessi in quello che si sceglie di fare nella propria vita professionale».

«Il primo anno di università è stato per me un anno di rivelazioni sensazionali, che mi hanno fatto innamorare della ricerca biologica - evidenzia Maria Rosaria Capobianchi, Direttore della UOC Laboratorio di Virologia e del Dipartimento di Epidemiologia, Ricerca Preclinica e Diagnostica Avanzata, Istituto Nazionale per le Malattie Infettive (INMI) L. Spallanzanì - il mio primo impatto con le scoperte fondamentali della biologia è avvenuto durante la preparazione dell'esame di Botanica I, primo esame a impronta biologica dopo matematica, chimica e fisica. Fino ad allora non avevo idea della struttura del DNA, dei meccanismi dell'ereditarietà e della espressione genica. Fino a quel momento la biologia mi era sempre apparsa come ritmata dalle scoperte del passato. Come in un flashback, mi rivedo nelle vacanze di Natale del 1973, nella casa di terra Murata a Procida, leggere avidamente il libro di testo non tanto per preparare l'esame, ma per vedere come andava a finire.

Era più affascinante di un romanzo. Realizzare che il 1953, anno della mia nascita (appena una ventina di anni prima), era l'anno che aveva coronato la scoperta della struttura del materiale genetico, il meccanismo del suo trasferimento di generazione in generazione, la decifrazione del codice generico, ha rappresentato per me una specie di folgorazione, che mi ha spinto a decidere di volere un ruolo in questa meravigliosa avventura. Tutto quello che è venuto dopo ha le radici in questo innamoramento che non si è mai affievolito».

Video

Momenti chiave per la scelta del proprio futuro, storie di libri letti, gruppi di studio, confronti con i docenti, seminari, sorrisi. «Impresse nella mia mente ci sono ancora lezioni di tanti professori autorevoli che ho avuto la fortuna di incontrare, che mi hanno trasmesso la loro passione verso la scienza - ricorda Teresa Fornaro, ricercatrice Istituto Nazionale di Astrofisica - Osservatorio Astrofisico di Arcetri, Firenze -. Non potrò mai dimenticare le ore trascorse in laboratorio, intimidita dalle apparecchiature e strumenti di laboratorio, dove ho trovato ricercatori che davvero mi hanno accudita, aiutandomi a fare i primi passi nel mondo della ricerca scientifica. Per me la Federico II è stata questo: formazione e ispirazione». La cultura come scelta, quindi, approfondire ogni dettaglio, uscendo dagli schermi. Decidere di spaziare e allargare sempre più gli orizzonti…fino alla NASA, ad esempio. «La mia carriera accademica nel campo dell'Astrobiologia è stata segnata da uno dei seminari di divulgazione della Federico II chiamati Come alla corte di Federico II - prosegue - tenuto dal Professore di Astrofisica Massimo Capaccioli che trattava il tema della ricerca di vita extraterrestre. Quel seminario mi ha letteralmente cambiato la vita».

E la convinzione che il rapporto docenti-studenti sia quello che forma la carriera universitaria e, poi, lavorativa dei giovani. Non a caso Francesca Santoro, Principal Investigator presso l'Istituto Nazionale di Tecnologia di Napoli, direttore del Tissue Electronics Lab, tornando indietro nel tempo si ferma a un ricordo legato alla fase finale nel 2009-2010. «C'era gran fermento per le nuove riforme universitarie e ricordo quanto i professori e il preside di ingegneria insieme a noi studenti non si risparmiavano in discussioni, assemblee per portare avanti dibattiti, chiarimenti ed iniziative. Rimane per me storico il preside, Professor Cosenza, con il megafono in mano a parlare a tutti gli studenti nella sede centrale di Ingegneria! Al di là di quello che potesse essere il pensiero o sentimento politico di ognuno di noi, mi è rimasto impresso quel sentimento di far sentire la voce degli studenti in maniera ordinata, critica e costruttiva». Parole che ritornano oggi ancor più significative, dopo oltre un anno di pandemia e dad. Il compleanno della Federico II è un'occasione per ritrovarsi, in parte in presenza e in parte a distanza, si ricomincia a rioccupare gli spazi, oggi in pochi, quelli permessi, con il desiderio di ritrovarsi, come da tradizione, tutti insieme, tutta la comunità federiciana, il prossimo anno accademico.

Domani, alle 10, nell'Aula Magna Storica della Federico II verranno premiati 76 studenti meritevoli. Sei saranno presenti in rappresentanza di tutti gli studenti premiati che saranno collegati sulla piattaforma zoom. Ad accoglierli il rettore Matteo Lorito con i presidenti delle Scuole federiciane Stefano Consiglio, Giuseppe Cringoli, Antonio Moccia e Maria Triassi. A loro andrà un premio in denaro di 500 euro. I 6 meritevoli presenti sono Giuliano Giacobelli, del corso di laurea in Biologia, Gianluigi Galasso, del corso di laurea in Chimica, Vincenzo Leonardi, del corso di laurea in Lingua e letterature moderne europee, Ciro Gaita, del corso di laurea in Giurisprudenza, Iolanda Pavone, del corso di laurea in Ingegneria biomedica, e Vittoria Grande, del corso di laurea in Economia e commercio.

Saranno loro a introdurre i laureati illustri che sono Franca Leosini, giornalista e conduttrice televisiva, Teresa Fornaro, ricercatrice Istituto Nazionale di Astrofisica - Osservatorio Astrofisico di Arcetri, Firenze, Francesca Santoro, Principal Investigator presso l'Istituto Nazionale di Tecnologia di Napoli, direttore del Tissue Electronics Lab, Maria Rosaria Capobianchi, Direttore della UOC Laboratorio di Virologia e del Dipartimento di Epidemiologia, Ricerca Preclinica e Diagnostica Avanzata, Istituto Nazionale per le Malattie Infettive (INMI) L. Spallanzani, Giovanni Melillo, Procuratore capo presso la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli e Fabrizio Freda, CEO del colosso della cosmesi Estée Lauder. Oggi pomeriggio nel Cortile delle Statue, introdotta dal Rettore, a dare inizio alle celebrazioni sarà la conversazione A proposito di Dante tra il professore Andrea Mazzucchi e Alessandro Barbero, che sarà collegato on line, a cui seguirà il concerto Amore non amore di Peppe Servillo & Franco Marcoaldi Trio che concluderà la prima giornata delle celebrazioni. Accompagneranno i due giorni di celebrazioni le dirette degli studenti di F2 RadioLab, il laboratorio radiofonico d'Ateneo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA