Lavoro dopo la laurea, ecco le università migliori: Orientale al top per assunzioni rapide

Lavoro dopo la laurea, ecco le università migliori: Orientale al top per assunzioni rapide
di Marco Esposito
Venerdì 7 Giugno 2019, 07:00 - Ultimo agg. 17:04
5 Minuti di Lettura

L'Orientale per chi ha fretta di trovare un posto, la Federico II per chi punta a risultati duraturi. Le classifiche, pur con tutti i limiti di una rilevazione statistica, consentono di orientare la scelta. I sette atenei campani testati da Almalaurea (su 75 in tutta Italia) consentono tutti, per i propri laureati, visibili miglioramenti di opportunità rispetto ai parametri regionali. Il tasso di occupati Istat nella fascia di età 25-34 anni è infatti in Campania spaventosamente basso: appena il 40,8% dei giovani nel pieno delle proprie energie ha un lavoro secondo la definizione statistica ufficiale, cioè anche precario o retribuito in natura. Un valore bassissimo, drammatico, ma che fa risultare come relativamente positivo quel 59% di occupati a un anno dalla laurea per la media degli atenei della regione. Dato che sale al 64% per l'Università Orientale, la quale quindi appare la più indicata per chi ha necessità di entrare il più rapidamente possibile nel mondo del lavoro, sia pure con retribuzioni non certo esaltanti (996 euro medi mensili). A un anno dalla laurea spicca invece per livello retributivo l'Università del Sannio, con un importo molto vicino alla media nazionale. Con il passare del tempo, invece, la Federico II segna una distanza rispetto a tutti gli altri atenei regionali, forte forse dei 795 anni di storia, fino a togliersi lo «sfizio», caso unico della regione, di battere di un solo euro la media nazionale nella retribuzione mensile netta: 1.460 euro contro 1.459. Una curiosità statistica, certo, ma che evidenzia appunto come per i laureati del Sud non ci sia affatto un futuro gramo e in cinque anni raddoppia il tasso di occupazione rispetto alla fascia della popolazione giovanile: 80% contro 40,8%.
 
I laureati nel 2018 della Campania coinvolti nel XXI Rapporto Almalaurea sul profilo dei laureati sono 29.980. Si tratta di 16.769 di primo livello, 8.222 magistrali biennali e 4.660 a ciclo unico; i restanti sono laureati del corso pre-riforma in Scienze della Formazione primaria o in altri corsi pre-riforma. Il 65,7% dei laureati ha svolto un'attività lavorativa durante gli studi universitari: è il 66,2% tra i laureati di primo livello e il 67,5% tra i magistrali biennali. Soltanto il 7,9%, un valore inferiore di quattro puntio alla media nazionale, ha compiuto un'esperienza di studio all'estero riconosciuta dal corso di laurea (Erasmus in primo luogo). Ma ecco alcune curiosità nelle singole classifiche.

FEDERICO II
L'esperienza complessiva è considerata soddisfacente dall'85% dei laureati intervistati, tuttavia l'indicatore scende al 55% quando si valutano le aule. Il 79,0% dei laureati nella più antica università pubblica del mondo è inserito nel settore privato, mentre soltanto il 19,1% nel pubblico. La restante quota lavora nel non-profit 1,7%. L'ambito dei servizi assorbe il 75,5%, mentre l'industria accoglie il 23,0% degli occupati; marginale nonostante Portici la quota di chi lavora nel settore dell'agricoltura.

VANVITELLI
Il 69,4% degli occupati ritiene la laurea conseguita molto efficace o efficace per il lavoro svolto (è il 64,2% tra i magistrali biennali e l'82,9% tra i magistrali a ciclo unico); il 54,1% dichiara di utilizzare in misura elevata, nel proprio lavoro, le competenze acquisite all'università (49,4% tra i magistrali biennali e 66,4% tra i magistrali a ciclo unico). Soddisfatto dell'esperienza complessiva in università l'88,4%.

ORIENTALE
Anche qui ottimo giudizio generale (88,2%) ma non per le aule (42,6% soddisfatto). Ma quanti fanno quello per cui hanno studiato? All?Orientale pochi. Si è presa in esame l'efficacia del titolo, che combina la richiesta della laurea per l'esercizio del lavoro svolto e l'utilizzo, nel lavoro, delle competenze apprese all'università. Il 32,5% gli occupati considera il titolo molto efficace o efficace per il lavoro svolto. Più nel dettaglio, il 30,0% dichiara di utilizzare in misura elevata, nel proprio lavoro, le competenze acquisite all'università.

SUOR ORSOLA BENINCASA
I laureati nel 2018 nell'istituto sono particolarmente soddisfatti della scelta fatta (94,9%). Curiosamente, i laureati dell'unica università privata finiscono occupati in prevalenza nella pubblica amministrazione. Per l'esattezza, il 35,3% dei laureati è inserito nel settore privato, mentre il 58,6% nel pubblico. La restante quota lavora nel non-profit 5,7%. L'ambito dei servizi assorbe il 96,7%, mentre l'industria accoglie il 3,0% degli occupati.

PARTHENOPE
I soddisfatti raggiungono l'89,3% senza nessuna remora sulle aule, che hanno soddisfatto l'87% dei fruitori. Il tasso di occupazione dei laureati di secondo livello del 2013, intervistati a cinque anni dal conseguimento del titolo, è pari all'81,0% (84,8% per i magistrali biennali e 68,8% per i magistrali a ciclo unico). Il tasso di disoccupazione è pari al 10,4% (8,7% per i magistrali biennali e 16,5% per i magistrali a ciclo unico).

SALERNO
L'ateneo di Fisciano è in media con i parametri regionali. A un anno dal titolo, il 28% ha un'attività part time contro una media del 27,4% mentre dopo cinque anni la quota di part time è scesa al 15,6% (16,2% nella regione) mentre il tasso di occupazione ha raggiunto il 77,7%, poco sotto l'80% della media regionale della Campania.

SANNIO
Il tasso di soddisfazione generale è del 90,5%.

Considerando l'elevata retribuzione media a un anno dal conseguimento del titolo, può essere interessante rilevare che il 56,7% degli occupati ritiene la laurea conseguita all'Unisannio molto efficace o efficace per il lavoro che sta svolgendo (il 58,2% tra i magistrali biennali e il 33,3% tra i magistrali a ciclo unico); inoltre, il 47,3% dichiara di utilizzare in misura elevata, nel proprio lavoro, le competenze acquisite durante il percorso di studi (47,6% tra i magistrali biennali e 42,9% tra i magistrali a ciclo unico).

© RIPRODUZIONE RISERVATA