Scuola, Azzolina al Senato: «Rischio zero non esiste. Con nuove graduatorie più trasparenza»

Scuola, Azzolina al Senato: «Rischio zero non esiste. Con nuove graduatorie più trasparenza»
Scuola, Azzolina al Senato: «Rischio zero non esiste. Con nuove graduatorie più trasparenza»
Martedì 8 Settembre 2020, 14:56 - Ultimo agg. 20:05
5 Minuti di Lettura

«Siamo consapevoli del fatto che il rischio zero non esista, anche a scuola». A dirlo è il ministro dell'istruzione, Lucia Azzolina, nell'informativa al Senato in cui risponde a tutto tondo alle incertezze e alle perplessità che ancora incombono sulla riapertura delle scuole il 14 settembre. «Sarà fondamentale il senso di responsabilità di ciascuno e il rispetto delle Linee guida e dei Protocolli emanati insieme alle competenti autorità sanitarie. Sono stati mesi, quelli appena trascorsi, di intenso lavoro. In campo non c'è stato solo il Governo. Il Parlamento ha svolto un ruolo determinante». 

Scuola, Azzolina attacca Salvini: «Per lui è una clave elettorale, ma ce l'ha una coscienza?»

«Durante l'anno saranno fatti test a campione anche agli studenti, il rischio zero non esiste, proviamo a ridurlo il più possibile per avere la massima sicurezza. I test sierologici al personale scolastico ci sono, tanto personale li sta facendo», ha aggiunto la Azzolina.
 

Azzolina: «Con le nuove graduatorie più trasparenza»


«Abbiamo varato le graduatorie in tempo utile, evitando l'effetto domino in base al quale il rallentamento di una singola istituzione scolastica comportava il blocco dell'intera produzione su intere province», spiega la ministra. «I titoli presentati, una volta convalidati dalle singole istituzioni scolastiche, entreranno in anagrafe docente, consentendo il loro utilizzo per la successiva presentazione di istanze senza la necessità di ulteriori adempimenti da parte dei docenti. Nei giorni scorsi sono state segnalate alcune incongruenze nei punteggi dichiarati dai candidati. Sono emersi, in numero estremamente ridotto: errori e omissioni nella compilazione delle domande da parte dei candidati, correzioni materiali da effettuare.

Ma la provincializzazione e la digitalizzazione stanno facendo emergere un dato estremamente significativo: da anni, nelle precedenti graduatorie, esistevano posizioni, con punteggi difficilmente verificabili e con gradi di incongruenza critici. È stato attivato un sistema, di controllo diffuso e multilivello, che oggi consente di rendere trasparenti tutte queste posizioni e di permettere da subito, agli uffici e alle scuole, di riportare a verità e correttezza la gestione. La partecipazione dei cittadini, del personale, viene valorizzata e tutte le segnalazioni sono prese in considerazione, come naturalmente previsto dalla legislazione sul procedimento amministrativo e sulla trasparenza dell'agire dell'amministrazione».

Scuola, che succede se c'è un contagio in classe? Dalla quarantena al test rapido, le linee guida del ministero. Azzolina: «Il rischio zero non c'è»

«Ogni anomalìa la cui verifica porta all'accertamento di dichiarazioni non veritiere, con il doppio controllo attivato dall'amministrazione e dalle scuole, è sottoposta alle autorità competenti. Trasparenza e giustizia sono canoni imprescindibili, che dobbiamo sempre tenere alla base di ogni nostra decisione. In sintesi, è stato messo in campo uno strumento che inizia a porre rimedio in via strutturale a problematiche annose per il nostro sistema d'istruzione, fra le quali la mancanza cronica di alcune tipologie di docenti soprattutto nelle aree del nord del nostro Paese, che sgrava le istituzioni scolastiche da una mole enorme di incombenze, che porta all'emersione di anomalìe da perseguire e che pone un freno alla vecchia roulette della scelta delle singole istituzioni scolastiche. Anche su questo ci sono state molte polemiche pretestuose. Tralascio la strumentalità disfattista delle dichiarazioni di tutti coloro che non volevano e non vogliono una tale innovazione», ha concluso Azzolina.
 
Video
 

Scuola, «Stanziati 2,9 miliardi per la riapertura»


«Solo per la ripartenza di settembre abbiamo stanziato oltre 2,9 miliardi. Una cifra non banale. Nessun altro Paese europeo ha messo tante risorse sul capitolo ripartenza. E se consideriamo le risorse mobilitate da quando ho giurato come Ministra, a gennaio, parliamo di circa 7 miliardi che rappresentano, e credo che su questo davvero non si possa che essere tutti d'accordo, un segnale inequivocabile. La stagione dei tagli è stata archiviata. La Scuola torna al centro di investimenti. Puntiamo ad essere un Paese in cui l'Istruzione possa essere davvero motore di sviluppo, innovazione, ascensore sociale per i capaci e meritevoli, come sancito dall'articolo 34 della nostra Costituzione. L'Italia non deve essere più 'fanalino di codà delle classifiche internazionali, ma protagonista nel panorama dell'Istruzione globale».  

Scuola, l'età dei prof non basta per essere lavoratori fragili. Azzolina: rischio zero non esiste

Azzolina: «330 milioni per 6mila enti»


«Per rispettare il principio di distanziamento abbiamo poi lavorato tanto sul reperimento degli spazi. Abbiamo dato agli Enti locali 330 milioni per l'edilizia leggera e altri 30 milioni straordinari sull'edilizia scolastica finanziando quasi 6 mila Enti. Grazie al proficuo lavoro parlamentare dei mesi scorsi, poteri commissariali sono stati attribuiti a Sindaci, Presidenti di Province e Città metropolitane per sbloccare i cantieri e procedere con sollecitudine alla realizzazione dei lavori necessari». Lo ha detto in Senato la ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina.

«Con il decreto legge 104/2020, il cosiddetto decreto Agosto, pubblicato lo scorso 14 agosto, e con le decisioni assunte nel corso del Consiglio dei Ministri del 3 settembre, abbiamo stanziato ulteriori e specifiche risorse, oltre 100 milioni di euro, da dare agli Enti locali, proprietari degli edifici scolastici, per la locazione, o con le altre modalità previste dalla legislazione vigente, inclusi l'acquisto, il leasing o il noleggio di strutture temporanee, di ulteriori spazi da destinare all'attività didattica nell'anno scolastico 2020/2021. Queste risorse - ha ricordato - potranno essere utilizzate anche per le spese derivanti dalla conduzione di tali spazi e del loro adattamento alle esigenze didattiche. Allo stesso modo, quota parte dell'investimento è stata dedicata al finanziamento di specifici patti di comunità, di collaborazione, anche con le istituzioni culturali, sportive e del terzo settore, al fine di ampliare la permanenza a scuola degli allievi, alternando attività didattica ad attività ludico-ricreativa, di approfondimento culturale, artistico, coreutico, musicale e motorio-sportivo».
 
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA