Scuola «Normale» del Sud ai nastri di partenza: boom di domande a Napoli

Scuola «Normale» del Sud ai nastri di partenza: boom di domande a Napoli
di Elena Romanazzi
Venerdì 13 Settembre 2019, 07:00 - Ultimo agg. 13:24
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Scuola superiore meridionale al giro di boa. È il tempo della selezione dei candidati di quella che si propone come l'alter ego della Normale di Pisa. Un progetto ambizioso, riservato ai cervelloni del Sud ma non solo. Due i bandi: 18 posto per i dottorati di ricerca e 30 posti per il corso normale, che quest'anno viene inaugurato.

Per i dottorati è un vero e proprio boom. Duecento richieste per un dottorato che dura 4 anni, durissimo, solo 18 posti, 6 per ogni indirizzo. La fase di analisi delle richieste è in dirittura d'arrivo. Poi i candidati dovranno svolgere un colloquio orale.
 
Quasi duecento domande e di queste 93 sono state effettuate da donne. Ma ci sono anche moltissimi stranieri, giovani che si sono laureati non necessariamente all'interno della Ue ma anche fuori. Cervelloni, volenterosi. In palio una borsa di studio non indifferente: 19mila euro all'anno, obbligo di frequentare due semestri fuori dall'Italia (la borsa di studio in questo caso viene incrementata del 50% per il periodo all'estero) ed un altro contributo di 3800 euro per attività di ricerca. Il bando per inviare la domanda è scaduto il due settembre scorso. L'area più gettonata: Global History e governance (46% di candidati); Archeologia e culture del Mediterraneo Antico (28%) e infine Testi, tradizioni e culture del libro (26%). All'inizio di ottobre le prove orali. Come verranno selezionati i magnifici 18? Attraverso un curriculum vitae, l'analisi delle pubblicazioni, il progetto di ricerca relativo al dottorato e ovviamente il colloquio. Una fase considerata cruciale.

Per i ragazzi sempre al top, con molti interessi ma soprattutto con la voglia di mettersi in gioco e entrare alla scuola superiore le domande scadono tra pochi giorni. I termini sono stati prorogati. Scadevano il 27 agosto sono slittati al 23 settembre. Trenta posti disponibili, come detto. Paletti per le candidature: voto alla maturità non inferiore a 85. Ma fino ad oggi - sono 44 le domande giunte alla Federico II - sono tutte persone che hanno conseguito una maturità brillante: solo 6 sono al di sotto del 90, gli altri vanno oltre ovviamente fino al 100 e lode. La proroga firmata da Rettore Gaetano Manfredi non va considerata come un mezzo fallimento. È una novità, va conosciuta e compresa - spiegano dal polo federiciano - tanto che moltissime sono state le richieste di spiegazioni. L'anno prossimo sarà diverso. Si andrà nelle scuole - lasciano intendere dalla Federico II - si farà conoscere il corso. Chi entra cosa farà? Un doppio corso. Sempre però in una area umanistica e poi frequenterà la Scuola superiore. Vitto e alloggio pagato, vita collegiale, scambi culturali. I 30 che entreranno avranno una borsa di studio di 7500 euro, un alloggio alla residenza Flavio a Pozzuoli (grazie ad un accordo con la regione Campania). Per potere seguire il corso devono superare diverse prove. Questi ragazzi (soprattutto ragazze) vengono pagati per studiare, per mettersi in gioco. Non pagheranno le tasse universitarie. Tutto gratis. Anche in questo caso tra le domande pervenute Global History va per la maggiore. Due gli scritti e un orale che dovranno sostenere per riuscire ad entrare. Tutto è pronto per la nuova sfida. Manca solo la pubblicazione della data d'esame prevista per il prossimo 16 settembre.

I vincitori del concorso dovranno iscriversi all'Università di Napoli Federico II e frequentare contemporaneamente ai corsi della Scuola Superiore Meridionale un corso di laurea o di laurea magistrale a ciclo unico scelto tra i seguenti e agli esami non potranno prendere voti al di sotto del 28.
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