Scuola, stop ai voti: alle elementari tornano i giudizi. Concorso precari, c'è l'intesa: ecco come sarà

Scuola, stop ai voti: alle elementari tornano i giudizi. Concorso precari, c'è l'intesa: ecco come sarà
Mercoledì 27 Maggio 2020, 10:39 - Ultimo agg. 12:17
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Dal prossimo anno scolastico la valutazione finale degli alunni nella scuola elementare non sarà più espressa con i voti numerici ma con un giudizio. Èquanto prevede un emendamento presentato dai senatori Verducci, Iori e Rampi e approvato in Commissione Cultura e Istruzione.

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«L'emendamento prevede che nella scuola primaria i bambini non possano essere considerati dei numeri. Dare un 4 può essere un macigno pesante da comprendere mentre una valutazione più complessiva prende in considerazione le caratteristiche del bambino. Ovviamente vanno trovate le parole adeguate e la valutazione va fatta in termini di giudizio sintetico», spiega la senatrice Vanna Iori all'ANSA. «Il giudizio tiene conto della specificità e della individualità di ogni singolo bambino - aggiunge - mentre il voto numerico livella e rende tutti uguali, anche se ci sono diverse motivazioni dietro a quel voto».

Su settembre «sta uscendo il rapporto intermedio della commissione Bianchi e in quel rapporto si dice in modo chiaro che per i bambini della primaria e per i ragazzi della secondaria di primo grado la didattica dovrà essere al 100% in presenza, quindi dovremo moltiplicare gli spazi, accrescere l'organico, non del doppio ma di una di una buona percentuale». Così la viceministra all'Istruzione Anna Ascani intervenendo ad Agorà. «La soluzione non è quella dei turni orari che comporterebbe problemi alle famiglie ma di ampliare le attività didattiche. La didattica a distanza va bene per tamponare l'emergenza ma non può sostituire la scuola», conclude.

IL CONCORSO
Intesa nella maggioranza sulle modifiche al dl scuola. È stato presentato l'emendamento a firma del relatore al dl, che sarà messo ai voti in commissione al Senato questa mattina e che sintetizza l'accordo sul concorso straordinario per i precari. Il concorso con la prova scritta si terrà nel corso dell'anno scolastico 2020-2021 - si legge nel testo - e prevede quesiti a risposta aperta. Rispetto alla prima formulazione respinta da Pd e LeU scompare la precisazione del numero dei quesiti.
«Non è soddisfacente al 100% ma è un passo in avanti», dice la senatrice di LeU Loredana De Petris confermando il sì all'emendamento sul concorso per i precari della scuola presentato in commissione a Palazzo Madama, e su cui c'è dunque l'intesa all'interno della maggioranza, e che sarà messo ai voti in mattinata. L'accordo però non convince Francesco Verducci (PD) che ha presentato 3 subemendamenti perché, spiega, «la norma non assicura il gusto percorso per la stabilizzazione dei precari».

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