Univerisità di Napoli Federico II, quattro giorni di incontri sull'esposizione ai campi elettromagnetici

Univerisità di Napoli Federico II, quattro giorni di incontri sull'esposizione ai campi elettromagnetici
Giovedì 8 Settembre 2022, 12:23
3 Minuti di Lettura

Esposizione ai campi elettromagnetici: all’Università di Napoli Federico II quattro giorni con gli esperti per conoscere le ultime novità dal seminario organizzato da Cei e Dieti agli eventi internazionali dell'Iec con delegati da tutto il mondo A Napoli per gli ultimi aggiornamenti sulle metodologie di misura dell'esposizione umana ai campi elettromagnetici. Argomento affascinante e spesso divisivo di cui si parlerà dal 12 al 15 settembre nel corso di una serie di eventi presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II.

Destinato ad un boom di presenze è il seminario del 13 settembre alle ore 9 organizzato dal Comitato Elettrotecnico Italiano (direttore generale ingegnere Giuseppe Molina) e dal Dipartimento di Ingegneria Elettrica e delle Tecnologie dell'Informazione (Dieti, direttore professore Fabio Villone) dell'Ateneo federiciano, con il Patrocinio dell'Ordine degli Ingegneri della Provincia di Napoli (presidente professore Edoardo Cosenza), presso l'Aula Magna della ex Facoltà di Ingegneria a Piazzale Tecchio.

Ingegneri e periti industriali potranno acquisire crediti formativi (registrazioni al sito https://myeventi.ceinorme.it/). Il seminario è stato organizzato per presentare le attività del Comitato Tecnico 106 con riferimento ai più recenti sviluppi della normazione tecnica nazionale ed internazionale nel settore delle misure di esposizione ai campi elettromagnetici. Il Ct 106 si occupa della redazione di norme e guide tecniche relative ai campi elettromagnetici fino a 300 GHz, quindi si interessa di tutte le tecnologie che generano radiazioni non ionizzanti, come gli elettrodotti, le stazioni radio base di telefonia cellulare, i radar, i sistemi per la ricarica wireless delle batterie delle auto elettriche e i trasmettitori radiotelevisivi.

«Il tema dei campi elettromagnetici è costantemente all'attenzione della popolazione e della politica. Il Comitato Tecnico 106 - spiega Nicola Pasquino, professore al Dieti e presidente del CT106 al suo secondo mandato - è punto di incontro fra Università ed enti di ricerca, professionisti, pubblica amministrazione ed enti di controllo del territorio, gestori telefonici e radiotelevisivi, produttori di strumentazione di misura che lavorano insieme per rispondere all'esigenza di misurare con la maggiore accuratezza possibile il livello di campo elettromagnetico esistente nell'ambiente che ci circonda, a casa come sul posto di lavoro, per verificare che esso sia conforme ai limiti di legge. Le attività del CT si sviluppano tramite Gruppi di Lavoro che operano ciascuno su un progetto normativo specifico». Ad oggi il CT106 conta oltre 120 membri, con un incremento di circa il 40% negli ultimi 4 anni, ed è il quarto per numerosità del Cei.

«Lo considero - continua Pasquino - il riscontro dell'impegno con cui i membri del Comitato svolgono il proprio ruolo, e dell'interesse crescente per questo tema, stimolato dall'introduzione di nuove tecnologie sia in bassa, sia in alta frequenza». Nel corso della settimana, inoltre, circa 100 delegati da tutto il mondo parteciperanno ai lavori del Technical Committee 106 dell'International Electrotechnical Committee, che si concluderanno venerdì 15 settembre con una riunione plenaria. L'Iec è l'ente internazionale di riferimento per la normazione nel settore elettrotecnico, di cui il Cei è il corrispettivo italiano.

© RIPRODUZIONE RISERVATA