Achille Basile rinuncia a candidarsi a rettore dell'Università Federico II. Lo ha annunciato lui stesso con una lettera inviata «alla Comunità federiciana», motivando la scelta di ritirarsi con l'impegno e la complessità delle attività che nei prossimi tempi lo vedrà coinvolto come coordinatore del nucleo di valutazione dell'Ateneo. Un incarico inconciliabile con l'esercizio del ruolo di candidato. La corsa al rettorato che Gaetano Manfredi lascerà il 31 ottobre 2020 diventa quindi a due: a contendersi l'ambito posto saranno Luigi Califano, presidente della Scuola di Medicina e Chirurgia (l'unico che ha seppure informalmente ha comunicato la candidatura con una lettera all'Ateneo), e Matteo Lorito, direttore del dipartimento di Agraria.
L'ordinario di Metodi matematici per l'economia e ultimo preside della facoltà ha inviato lunedì mattina un messaggio di rinuncia, ringraziando coloro che ha incontrato nelle scorse settimane scorse. «Queste occasioni hanno rappresentato un momento importante nella mia esperienza accademica, sia dal punto di vista professionale che personale. Ho avuto l'opportunità di verificare il grande desiderio di partecipazione e di dar vita a momenti di discussione sul percorso del nostro Ateneo e sulle sfide che sarà chiamato ad affrontare nel prossimo futuro». Basile poi però sottolinea la profonda riflessione fatta dopo gli incontri e sul perché ha deciso di non candidarsi a rettore della Federico II. «Come forse sapete - scrive - ricopro la carica di coordinatore del nucleo di valutazione dell'Ateneo e, proprio in questi giorni, la giornata di Ateneo dedicata all'assicurazione della qualità ha mostrato le delicate responsabilità in capo al nucleo e la complessità delle attività che è chiamato a svolgere nei prossimi mesi. È del tutto chiaro, inoltre, come l'esercizio del ruolo di candidato Rettore risulti inconciliabile con l'incarico di coordinatore del nucleo che, per sua natura, rappresenta un organo indipendente e di garanzia per tutte le componenti dell'Ateneo. Questi due elementi conclude Basile - mi hanno indotto a valutare nuovamente, nel fine settimana appena trascorso, le possibili ricadute negative sull'ordinata vita dell'Ateneo delle mie necessarie dimissioni ad horas in quanto candidato. La conclusione cui sono giunto e che nei prossimi mesi, in ogni caso delicati, l'Ateneo beneficera di una maggiore stabilita se il mio impegno continuerà ad esplicarsi quale Coordinatore del Nucleo. In tal senso pertanto ho deciso di orientarmi, rinunciando a proporre la mia candidatura al ruolo di Rettore». Conscio di contare ancora molto in Ateneo, Basile aggiunge nelle chiosa finale: «Naturalmente non mi esimerò dal contribuire alle discussioni pubbliche dedicate al futuro della Federico II e all'individuazione della personalità più idonea a guidarci nei 6 anni successivi al rettorato del professor Manfredi».
Il ritiro di Basile è senza dubbio strategico per i due candidati rimasti. I voti dei suoi fedelissimi fanno gola a entrambi i contendenti, soprattutto perché ancora non è chiaro i docenti di Studi umanistici per chi protendono, non essendosi esposti ancora molti gli ordinari di peso. In favore di Califano ci sarebbero i voti di Scienze biotecnologiche e in parte di Medicina e chirurgia e veterinaria, suoi anche gran parte dei voti di Giurisprudenza e Scienze politiche. Dalla parte di Lorito invece oltre ad Agraria, ci sarebbero Scienze, Architettura e soprattutto Ingegneria, oltre a buona parte di Medicina e Chirurgia e Farmacia. Economia con ogni probabilità verterà verso quest'ultimo. Secondo i ben informati, allo stato attuale i due candidati (che ufficializzeranno la candidatura intorno a gennaio-febbraio) vedono Lorito favorito.
Università Federico II, Basile si fa da parte: è corsa a due per il rettorato
di Mariagiovanna Capone
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Mercoledì 25 Settembre 2019, 07:30
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