Abusi, pubblicato in Polonia il libro nero, dal 2018 al 2020 si calcolano oltre 300 vittime

Abusi, pubblicato in Polonia il libro nero, dal 2018 al 2020 si calcolano oltre 300 vittime
di Franca Giansoldati
Lunedì 28 Giugno 2021, 17:29 - Ultimo agg. 21:38
3 Minuti di Lettura

Città del Vaticano – E' semplicemente devastante l'ultimo rapporto sugli abusi sessuali sui minori pubblicato dalla Chiesa polacca sotto la spinta dell'opinione pubblica. Dalle carte esaminate si contano 292 religiosi - tra preti diocesani e frati - che avrebbero presumibilmente abusato di 368 giovani - ragazzi e ragazze - in un periodo che va dal 2018 al 2020.

Abusi e chiesa svizzera, via libera dei vescovi a commissione indipendente per valutare i casi di pedofilia

<h2>Abusi, pubblicato in Polonia il libro nero: il rapporto</h2>

Il rapporto è stato pubblicato oggi a Varsavia dopo mesi di polemiche e di resistenze interne.

Si tratta di un passaggio significativo che arriva in un momento in cui il Vaticano sta indagando -in parallelo - sulle denunce di abusi e sulla insufficiente reazione alle denunce da parte di alcuni vescovi piuttosto in vista, tra cui anche il cardinale Stanislao Dziwisz, l'ex segretario particolare di San Giovanni Paolo II, divenuto poi arcivescovo di Cracovia.

Durante il periodo in cui ha gestito l'arcivescovado di Cracovia gli si attribuisce un comportamento negligente per la mancanza di difesa verso le vittime avendo fatto prevalere l'interesse delle istituzioni ecclesiali. Naturalmente è tutto da dimostrare tanto che il Papa per determinare come sono andate realmente le cose ha inviato in loco il cardinale Angelo Bagnasco, ex presidente della Cei ed ex presidente delle conferenze episcopali europee. In queste settimane Bagnasco ha raccolto diverse testimonianze giurate e ora dovrà redigere un rapporto destinato a Papa Francesco. In Polonia nessuno sa prevedere se e quando verrà pubblicato il dossier, anche se c'è chi teme che il documento sia destinato a restare segreto. 

Il Vaticano in questi mesi è andato avanti a punire e chiedere le dimissioni di alcuni vescovi e arcivescovi polacchi per il modo negligente con il quale hanno affrontato gravi casi di pedofilia. In alcuni casi i vescovi sono stati interdetti dalle cerimonie pubbliche. 

L'alto tasso di abusi riscontrato ha fatto lanciare l'allarme a monsignor Adam Zak, il responsabile incaricato di gestire e prevenire i casi di abuso. A suo parere è necessario arrivare ad una maggiore consapevolezza del problema e a una prevenzione più estesa, visto che il numero delle vittime emerse resta alto. La Chiesa polacca, per il periodo 1990-2018, avrebbe registrato 382 casi di pedofili che avrebbero abusato di 625 minori. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA