Bambino Gesù, Bertone risarcisce l'ospedale con 150 mila euro: «E' una donazione. La farò a rate di tasca mia»

Il cardinale Tarcisio Bertone
Il cardinale Tarcisio Bertone
di Rosario Dimito
Domenica 20 Dicembre 2015, 09:53 - Ultimo agg. 27 Dicembre, 17:29
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ROMA - «Il Cardinale Bertone si è confermato una persona di parola e pur ribadendo la sua estraneità, ha accordato una donazione al Bambino Gesù a titolo di beneficenza per un importante progetto dell'Ospedale». Mariella Enoc, presidente della struttura sanitaria del Vaticano nonchè presidente dell'omonima fondazione, come aveva anticipato alMessaggero del 10 dicembre, ha chiuso il contenzioso che si era aperto con l'ex segretario di Stato a proposito della ristrutturazione dell'attico di 296 metri quadri a Palazzo San Carlo: la manager novarese avrebbe incontrato Bertone nei primi giorni di questa settimana. 

I LAVORI
C'è da ricordare che parte dei soldi (300 mila euro) per i lavori di ammodernamento sono stati versati dal governatorato e parte dall'Ospedale all'epoca guidato da Giuseppe Profiti. Come lascia intendere la Enoc, resta aperto l'accertamento di eventuali responsabilità proprio di Profiti. «Il cardinale Bertone ha voluto venirci incontro per un importante progetto dell'Ospedale: in particolare farà una donazione di 150 mila euro per aiutare la ricerca sulle malattie dei bambini orfani». Quindi il versamento fatto da Profiti potrebbe ammontare alla somma devoluta da Bertone. 

Anche il Cardinale ha voluto dare la sua versione sui fatti. «La presidente Enoc mi ha presentato un progetto di ricerca sulle malattie rare - ha detto - e io ho accettato, il mio contributo all'Ospedale è una donazione volontaria» resa possibile grazie «ai miei risparmi e ai vari contributi di beneficenza ricevuti negli anni per finalità caritative. Ho sempre fatto beneficenza e poi la mia vita non è lussuosa come si continua stereotipatamente a dire. «Se uno vuole farsi questa domanda - aggiunge il cardinale - la domanda non è solo per me ma anche per molti altri, c'è da chiedersi se posso aver raccolto per beneficenza dei fondi, io ho tenuto anche piccole fondazioni sempre per aiutare famiglie povere e gente che ha bisogno di aiuto». «Adesso - continua - devolverò in rate successive questa somma, capisco le insinuazioni che ci possono essere ma bisogna dire che io ho lavorato per tanti anni e ho avuto anche uno stipendio. Chi mi ha visitato in questi giorni ha constatato com'è questo appartamento». La vicenda ha «arrecato un danno materiale e morale al Bambino Gesù ma soprattutto un enorme danno morale a me che sono, da salesiano, un uomo dedito all'educazione e all'aiuto dei bambini e dei ragazzi. Questo è nel mio dna e nella mia storia». 

LA LETTERA
Per la sua donazione, Bertone ha ricevuto una lettera di ringraziamento dal presidente dell'Ospedale. «Ho avuto un colloquio con la dottoressa Enoc - ha aggiunto -. Pur riconoscendo la mia totale estraneità» con il fatto che fondi della Fondazione Bambino Gesù siano confluiti nelle spese di ristrutturazione del suo appartamento «mi sono detto disponibile ad aiutare un progetto per dimostrare il mio attaccamento all'ospedale che ho seguito per tanti anni come segretario di stato» .

Ieri il presidente dell'ospedale pediatrico ha accompagnato il Segretario di Stato Vaticano, Cardinale Pietro Parolin in visita tra i padiglioni. C'è chi dice che durante le frequenti visite della Enoc ai bimbi malati, si comporta come fossero suoi nipoti. La presidente Enoc va comunque oltre. Ed «esprime soddisfazione perché il gesto di Bertone va nella direzione della riconciliazione con il passato». Ma «le altre responsabilità sono al vaglio delle amministrazioni del Vaticano per avviare i provvedimenti necessari». Sicuramente la manager che è anche vicepresidente della fondazione Cariplo, tra i principali azionisti di Intesa Sanpaolo fa riferimento a Profiti che in qualità di ex presidente potrebbe aver disposto il pagamento. La vicenda dell'appartamento di Bertone, «ha destato tanto scalpore - ha aggiunto - il mio compito è stato quello di trovare delle soluzioni».

Questo risultato è frutto di mesi di lavoro e impegno, profuso con il suo consulente milanese, avvocato Giovanni Barbara, e non deve essere stato un periodo facile, visto il legame che tutti hanno con l'Ospedale dei bambini e il danno reputazionale che questa vicenda avrebbe potuto arrecare se non si fossero chiariti ruoli e responsabilità. Enoc aggiunge: «Ora l'Ospedale potrà tirare un sospiro di sollievo e riprendere a dedicarsi ai bambini malati e alle famiglie».

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