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Morto il cardinale Pell, condannato e poi prosciolto per abusi su minori: era prefetto emerito della Segreteria per l’Economia. Aveva 81 anni

Rinviato a giudizio nel 2017, nel 2020 venne prosciolto dalle accuse e rilasciato

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Martedì 10 Gennaio 2023, 23:47 - Ultimo agg. : 11 Gennaio, 16:32
3 Minuti di Lettura

È scomparso all’età di 81 anni il battagliero cardinale George Pell. Il porporato australiano, già a capo del dicastero dell’economia, era stato ricoverato in un ospedale di Roma per essere sottoposto ad un intervento chirurgico per la sostituzione dell’anca. L’operazione, stando alle prime notizie dei suoi collaboratori più stretti, sarebbe perfettamente riuscita ma in seguito avrebbe avuto un arresto cardiaco. 
 

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Chi era il cardinale Pell

Pell, già arcivescovo di Sydney, era stato chiamato da Papa Francesco a Roma agli inizi del pontificato per ripulire le finanze vaticane dopo gli scandali economici affiorati sotto il pontificato di Benedetto XVI. Un ruolo di grande rilievo che lo ha portato a scontrarsi progressivamente con la curia e che si è interrotto nel 2017 quando è stato raggiunto dal mandato di comparizione in tribunale con l’accusa di pedofilia. «Mi difenderò e dimostrerò la mia innocenza».
 

LA VICENDA GIUDIZIARIA

Condannato in primo grado, ha affrontato il carcere per sei anni, fino ad essere totalmente scagionato dalla Corte Suprema con una decisione unanime. Aveva raccolto in un corposo libro di memorie la sua esperienza in carcere, raccontando di come fosse riuscito a mantenersi forte senza scoraggiarsi mai grazie alla fede anche se era sottoposto ad un regime che prevedeva l’isolamento. Per le sue posizioni era annoverato tra i conservatori e spesso si è scontrato con Papa Francesco, anche se ha avuto con lui un lungo incontro pacificatore dopo la sua assoluzione. Era convinto che la sua incriminazione per pedofilia fosse frutto di un complotto in curia. 

Papa Francesco ha commentato la scomparsa di Pell con un telegramma indirizzato al Collegio Cardinalizio: «Porgo sentimenti di vivo cordoglio, ricordandone con animo grato la testimonianza coerente e impegnata, la dedizione al Vangelo e alla Chiesa, e particolarmente la solerte collaborazione prestata alla Santa Sede nell'ambito della sua recente riforma economica, della quale egli ha posto le basi con determinazione e saggezza. Innalzo preghiere di suffragio perché questo servo fedele, che senza vacillare ha seguito il suo Signore con perseveranza anche nell'ora della prova, venga accolto nel gaudio del cielo e riceva il premio della pace eterna». 

Tra i commenti legati alla scomparsa del cardinale australiano, anche  quello del cardinale Angelo Becciu, con il quale Pell aveva avuto dissapori sulla gestione dei fondi del Vaticano.. «Sono umanamente dispiaciuto: il Signore che lo perdoni per aver alimentato il calunnioso sospetto che fossi stato io a congiurare contro di lui addirittura finanziando i suoi accusatori nel processo per pedofilia in Australia. Di fronte alla morte sempre ci inchiniamo e raccomandiamo l'anima del Confratello alla misericordia del Signore».

Becciu ricorda che «come riportato dalle cronache, tra me e il cardinale Pell vi furono alcuni contrasti professionali. Ma ora egli sta nella Verità: sono certo che ha preso conoscenza del reale svolgimento dei fatti. Prego il Signore che lo perdoni per aver alimentato il calunnioso sospetto che fossi stato io a congiurare contro di lui addirittura finanziando i suoi accusatori nel processo per pedofilia in Australia. Sono umanamente dispiaciuto della sua morte, che riposi in pace!».

© RIPRODUZIONE RISERVATA
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