Giornata della Memoria, Mattarella: minoranze razziste sempre più allo scoperto

Giornata della Memoria, Mattarella: «Odio razziale virus pronto a risvegliarsi»
Giornata della Memoria, Mattarella: «Odio razziale virus pronto a risvegliarsi»
Giovedì 24 Gennaio 2019, 12:18 - Ultimo agg. 26 Gennaio, 19:37
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Nella Giornata della Memoria il Capo dello Stato Sergio Mattarella ricorda il dramma della Shoah sottolineando che «quel male alberga nascosto, come un virus micidiale, nei bassifondi della società, nelle pieghe occulte di ideologie, nel buio accecante degli stereotipi e dei pregiudizi. Pronto a risvegliarsi, a colpire, a contagiare, a distruggere, appena se ne ripresentino le condizioni».

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«In Italia e nel mondo sono in aumento gli atti di antisemitismo e di razzismo - dice - ispirati a vecchie dottrine e a nuove e perverse ideologie. Si tratta, è vero, di minoranze. Ma sono minoranze sempre più allo scoperto, che sfruttano con astuzia i moderni mezzi di comunicazione, che si insinuano velenosamente negli stadi, nelle scuole, nelle situazioni di disagio». 

«La riproposizione di simboli, di linguaggi, di riferimenti pseudo culturali, di vecchi e screditati falsi documenti, basati su ridicole teorie cospirazioniste, sono tutti segni di un passato che non deve in alcuna forma tornare e richiedono la nostra più ferma e decisa reazione». «Auschwitz, il più grande e più letale dei campi di sterminio - con le sue grida, il suo sangue, il suo fumo acre, i suoi pianti e la sua disperazione, la brutalità dei carnefici - è stato spesso, e comprensibilmente, descritto - ha aggiunto Mattarella - come l'inferno sulla terra. Ma fu, di questo inferno, solo l'ultimo girone, il più brutale e perverso. Un sistema infernale che ha potuto distruggere milioni di vite innocenti nel cuore della civiltà europea, soltanto perché, accanto al nefando pilastro dell'odio, era cresciuto quello dell'indifferenza».


Intervenendo alla cerimonia nel Quirinale «Le donne della Shoah», il Presidente della Repubblica ha ricordato inoltre come tutto ciò che è alla base dell'ideologia nazista, dal nazionalismo esasperato alla repressione del dissenso, «la nostra Costituzione ha voluto bandire e contrastare - segnando un discrimine tra l'umanità e la barbarie - con il riconoscimento di eguali diritti e dignità ad ogni persona e con l'obiettivo e il metodo della cooperazione internazionale per una convivenza pacifica tra i popoli e gli Stati». 

 «Quando il benessere dei popoli o gli interessi delle maggioranze, si fanno coincidere con la negazione del diverso - dimenticando che ciascuna persona è diversa da ogni altra - la storia spalanca le porte alle più immani tragedie».

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