Mentre a Trevignano è al lavoro una commissione diocesana istituita dal vescovo di Civita Castellana per accertare se le apparizioni della Madonna siano vere o farlocche, il Papa in televisione affronta di petto l'argomento dei fenomeni celesti mettendo in guardia i fedeli ricordando loro che le manifestazioni della Vergine effettivamente avvenute si contano sulle punte di una mano. «Le apparizioni mariane? Non cercare lì, perché quello è uno strumento della devozione mariana che non sempre è vero. A volte sono immagini della persona. Ci sono immagini della Madonna che sono vere, ma mai la Madonna ha attirato a sé. A me la Madonna piace vederla così, col dito verso l'alto, che indica Gesù. Quando la devozione mariana è troppo incentrata in se stessa non va bene».
Papa Francesco sulla madonna di Trevignano, l'intervista
Durante l'intervista ad 'A Sua immagine' il Pontefice, in questa riflessione, ovviamente fa riferimento anche il caso di Trevignano che sta creando scompiglio in tutto il Lazio facendo arrivare migliaia di persone a casa della presunta veggente una volta al mese. «A volte - ha osservato il Pontefice- ci sono state apparizioni vere della Madonna ma sempre con lei che ha segnalato Gesù. Come ha detto nelle Nozze di Cana, segnalando Gesù. Ma quando devozione è incentrata troppo su se stessa non va bene».
I casi sotto osservazione
Il caso di Trevignano non è l'unico sotto osservazione della Chiesa che procede con grande cautela. In Italia ci sarebbero circa un centinaio di “mariofanie” in corso. Il caso più eclatante è stato certamente quello di Sveva Cardinale, nato uomo con il nome di Paolo Catanzaro, che diceva di vedere la Madonna in una chiesa sconsacrata nelle campagne di Brindisi. Anche in quel caso attirava fiumi di gente con donazioni, al punto da insospettire la Procura di Brindisi. Dopo avere scoperto che la veggente aveva un patrimonio di quattro milioni di euro, è stata condannata per truffa nel 2018. Il Vaticano ha di recente istituito un Osservatorio per le apparizioni e i fenomeni mistici legati alla figura della Vergine Maria nel mondo. L’idea era venuta fuori dopo un convegno sulle mariofanie e alla direzione è stata collocata suor Daniela del Gaudio, docente di Ecclesiologia e Mariologia in vari Atenei Pontifici.
I dubbi su Medjugorie
Forse il caso di inchiesta più eclatante è stato quello di Medjugorie. Il Vaticano aveva avocato a sé ogni decisione affidando la Commissione al cardinale Camillo Ruini che ha concluso il suo impegno nel gennaio 2014 affermando che le prime sette apparizioni, vale a dire il nucleo fondativo, sono risultate credibili e dunque vere. Tutte le altre hanno lasciato dietro una scia di perplessità e dubbi. Lo stesso Papa Francesco era sembrato molto scettico sul fatto che la “Madonna di Medjugorje” mandasse messaggi a getto continuo e a orari prestabiliti, come una sorta di palinsesto. «La Madonna è madre non una postina».
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