Natale da segregati per i cristiani di Gaza, Israele vieta i permessi per la messa a Betlemme

Natale da segregati per i cristiani di Gaza, Israele vieta i permessi per la messa a Betlemme
di Franca Giansoldati
Martedì 11 Dicembre 2018, 14:54 - Ultimo agg. 23:34
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Città del Vaticano - Natale da segregati, praticamente in carcere, nella prigione più grande della terra, per l'intera comunità cristiana che vive nella Striscia di Gaza. La piccola minoranza cattolica e ortodossa non potrà muoversi, nè spostarsi, nemmeno per la messa di Natale, per raggiungere i parenti a Gerusalemme o a Betlemme. Le autorità israeliane hanno fatto sapere che non rilasceranno i permessi necessari per attraversare la frontiera al valico di Erez. Da Gaza sono vietati i trasferimenti a Gerusalemme, Betlemme e in altre città della Terra santa per il Natale.

A denunciarlo è l'agenzia vaticana Fides che ha fatto proprie le preoccupazioni dell'organizzazione Middle East Concern. Le richieste di permesso di viaggio sono state praticamente quasi tutte respinte, e sono state accolte solo quelle presentate da persone di età superiore ai 55 anni.  Un criterio che mette intere famiglie nella condizione di non potere spostarsi per le festività.

Negli anni scorsi i problemi legati alla sicurezza erano stati quasi sempre risolti e la maggior parte delle richieste erano state accolte, attraverso il Patriarcato greco ortodosso di Gerusalemme. In occasione delle festività natalizie erano stati forniti più di 600 permessi. Di recente il Custode di Terra Santa monsignor Pierbattista Pizzaballa, ha fatto visita alla piccola comunità cattolica, composta da poco più di 100 fedeli, nella Striscia di Gaza.

Una parrocchia situata nella zona di al-Zeitun, il quartiere orientale dove vive anche quella ortodossa. La visita era stata fatta per osservare da vicino le condizioni di vita nella Striscia  e per capire quanti fossero i fedeli che necessitavano di un permesso per poter ricongiungersi con i parenti a Natale. «Abbiamo inoltrato richiesta ma non abbiamo ancora avuto risposta in merito».
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