BOLOGNA «I soldi sono una rovina». «Troppi scandali finanziari macchiano la vita religiosa. Al punto che «si pecca più contro la povertà che contro la castità». I preti «carrieristi e arrampicatori: quelli sono una peste». Papa Bergoglio non le manda a dire. Chissà se mentre stava parlando al clero e al mondo religioso bolognese pensava ai troppi guai di carattere finanziario che in questi anni gli hanno dato filo da torcere. Per esempio il risanamento dell'Idi causato dalla gestione dissennata di padre Decaminada, il fondi distratti al Bambino Gesù per pagare l'appartamento di Bertone, il rischio di crack dei francescani, solo per citare gli ultimi grossi capitoli.
Nella cattedrale di San Pietro, preti, suore,
religiosi e diaconi, ascoltano la consueta
schiettezza del Papa che, parlando a braccio, va al centro delle questioni che più
gli stanno a cuore.
«Due vizi che ci sono dappertutto. Forse a Bologna no, ma si vedono
ovunque. Uno è il pensare il servizio presbiterale come carriera
ecclesiastica. Io mi riferisco ad un vero atteggiamento arrampicatore:
questa è peste, gli arrampicatori che cercano
di farsi strada e hanno le unghie sporche sempre perchè vogliono
andare su» e poi «la questione dei soldi».
«Quando crollano i beni di un istituto, quando va giu' la ricchezza di un istututo io dico 'grazie Signore!’, perche’ da quel momento andranno nella via della speranza». Francesco indica nell’attaccamento
ai beni uno dei problemi maggiori della Chiesa di oggi, e questo riguarda prima di tutto i religiosi che hanno i tre voti». Secondo Bergoglio, «i soldi sono una rovina per la vita consacrata: quando un istituto comincia a
incassare, il Signore e’ tanto buono che gli manda un economo brutto
che fa crollare tutto, e’ una grazia».
Papa Bergoglio: «I soldi sono una rovina per la Chiesa»
di Franca Giansoldati
Domenica 1 Ottobre 2017, 16:20
- Ultimo agg.
2 Ottobre, 14:32
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