Papa Francesco ai giovani: «Non rinunciate ai grandi sogni, evitate una vita banale»

Papa Francesco ai giovani: «Non rinunciate ai grandi sogni, evitate una vita banale»
di Franca Giansoldati
Domenica 22 Novembre 2020, 11:28 - Ultimo agg. 11:40
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Città del Vaticano – Mai rinunciare ai grandi sogni. Papa Francesco si rivolge ancora una volta ai giovani. Lo aveva fatto anche ieri in un videomessaggio inviato ad Assisi, alla Economy of Francesco, chiedendo ai ragazzi di pensare ad un nuovo modo di fare economia, più rispettoso delle persone e del loro futuro. Ai ragazzi si è rivolto anche oggi, a San Pietro, in una insolita messa per la futura Giornata Mondiale della Gioventù. Il covid, infatti, non ha permesso l'arrivo di folle, di comitive e così il passaggio della croce di legno tra la delegazione panamense e quella portoghese (meta della prossima Gmg fissata per il 2023) è avvenuta con tutte le regole anti-pandemia. Mascherine, sanificazione, distanziamenti. 

Papa Francesco nell'omelia della messa celebrata in San Pietro è stato chiaro: «Ma da dove si parte per realizzare grandi sogni? Dalle grandi scelte».

Nel momento del giudizio finale «il Signore si basa sulle nostre scelte. Sembra quasi non giudicare: separa le pecore dalle capre, ma essere buoni o cattivi dipende da noi». «Egli trae solo le conseguenze delle nostre scelte, le porta alla luce e le rispetta. La vita, allora, e' il tempo delle scelte forti, decisive, eterne. Scelte banali portano a una vita banale, scelte grandi rendono grande la vita. Noi, infatti, diventiamo quello che scegliamo, nel bene e nel male».

A insidiare le grandi scelte ci sono tanti dubbi. «C'è la febbre dei consumi, che narcotizza il cuore di cose superflue. C'è l'ossessione del divertimento, che sembra l'unica via per evadere dai problemi e invece è solo un rimandare il problema. C'è il fissarsi sui propri diritti da reclamare, dimenticando il dovere di aiutare».

«E poi c'è la grande illusione sull'amore, che sembra qualcosa da vivere a colpi di emozioni, mentre amare è soprattutto dono, scelta e sacrificio. Scegliere, soprattutto oggi, è non farsi addomesticare dall'omologazione, è non lasciarsi anestetizzare dai meccanismi dei consumi che disattivano l'originalità, è saper rinunciare alle apparenze e all'apparire. Scegliere la vita è lottare contro la mentalità dell'usa-e-getta e del tutto-e-subito, per pilotare l'esistenza verso il traguardo del Cielo, verso i sogni di Dio».

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