Papa Francesco manda a Medjugorie un nuovo commissario (ha risolto le apparizioni fasulle di Amsterdam)

Il Pontefice aveva rilasciato commenti sarcastici sulla «Madonna postina» che continuava a mandare messaggi celesti annunciando la sua apparizione all'ora e al giorno prestabilito

Papa Francesco manda a Medjugorie un nuovo commissario (ha risolto le apparizioni farlocche di Amsterdam)
Papa Francesco manda a Medjugorie un nuovo commissario (ha risolto le apparizioni farlocche di Amsterdam)
di Franca Giansoldati
Domenica 28 Novembre 2021, 17:09 - Ultimo agg. 29 Novembre, 07:48
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Città del Vaticano – Dopo avere risolto brillantemente il giallo delle apparizioni farlocche della Madonna di Amsterdarm un caso assai controverso che si trascinava dalla metà degli anni Cinquanta – l'ex nunzio apostolico nei Paesi Bassi, Aldo Cavalli ora dovrà trasferirsi a Medjugorie in pianta stabile per completare l'opera di indagine e verifica lasciata a metà dall'inviato papale Henryk Hoser, l'arcivescovo polacco mandato da papa Francesco tre anni fa nel santuario bosniaco a mettere un po' d'ordine, fino alla sua morte per Covid avvenuta lo scorso agosto. La nomina di Cavalli a visitatore apostolico speciale per la parrocchia di Medjugorie - una sorta di commissariamento - è stata formalizzata sabato mattina.

Il nunzio Cavalli nato nel 1946 a Lecce ma ordinato sacerdote a Bergamo nel 1971 ha lavorato in diverse nunziature: Cile, Colombia, Malta e Libia, e dal 2015 nei Paesi Bassi e come rappresentante della Santa Sede presso l'Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (OPCW).

La sua nomina è considerata rilevante perché dovrà portare a compimento il processo di normalizzazione del santuario in cui la Madonna continua ancora ad apparire ai veggenti a orari prestabiliti, ininterrottamente dal 1981. Papa Francesco nei primi anni di pontificato fece alcuni commenti sarcastici su quella «Madonna postina» che continuava a mandare messaggi celesti annunciando la sua apparizione all'ora e al giorno prestabilito. Su Medjugorie era già stata avviata una analisi teologica da una commissione ristretta, presieduta dal cardinale Camillo Ruini, sotto il pontificato di Benedetto XVI. Quegli studi hanno affermato che le primissime apparizioni si potevano considerare sostanzialmente inspiegabili e ascrivibili ad un fenomeno di natura soprannaturale.

Facendo così intendere che tutte le altre apparizioni, compreso le ultime, erano dubbie o il frutto di una sorta di truffa.

A questo quadro va inserito un contesto piuttosto complesso. Dagli anni Ottanta Medjugorje è divenuto meta di milioni di pellegrinaggi al mondo, alimentando una catena di conversioni. Al contempo l'area in cui sorge la cittadina si è sviluppata ed è cresciuta. Oggi è un centro vitale, pieno di hotel, attività immobiliari, ristoranti, ostelli, chiese, monasteri sorti attorno al grande santuario nel quale vengono celebrate messe a ripetizione, cresime, confessioni e comunioni. Queste ultime superavano (prima del Covid) la cifra di due milioni l'anno, il che la dice lunga sull'importanza di Medjugorje per la vita della Chiesa.

 

Il nunzio Cavalli dovrà anche dirimere il garbuglio relativo ai pessimi rapporti tra i frati che gestiscono materialmente il santuario e il vescovo locale. I rapporti sono sempre stati tesi poiché i vescovi che si sono succeduti sono sempre stati assai critici sull'andamento della gestione un po' anarchica del santuario. 

Ma Cavalli essendo riuscito a sbrogliare la matassa della Madonna di Amsterdam farà altrettanto a Medjugorie. La vicenda nei Paesi Bassi si era risolta brillantemente con un comunicato emesso dalla diocesi di Haarlem-Amsterdam nel 2020 nel quale si diceva chiaro e tondo che le apparizioni non erano reali e che i messaggi di accompagnamento della sedicente veggente Ida Peerdeman ricevuti tra il 1945 e il 1959 erano frutto di fantasie. Con buona pace dei vescovi precedenti, tra cui Marianus Punt, che attestava la portata storica e soprannaturale della Signora di tutti i Popoli di Amsterdam capace, scriveva, di aiutare «nella drammaticità del nostro tempo, a trovare la giusta via, la via verso una nuova e particolare venuta dello Spirito Santo».

Tutto aveva avuto origine quanto la pseudo veggente, Isje (Ida) Johanna Peerdeman aveva sostenuto di avere avuto il suo primo incontro con la Madonna all’età di 12 anni il 13 ottobre 1917, lo stesso giorno dell’ultima apparizione di Fatima in cui si verificò il Miracolo del Sole. Il 25 marzo 1945 disse di avere avuto messaggi celesti. In quell'anno si celebrava anche il 600esimo anniversario del cosiddetto Miracolo Eucaristico di Amsterdam. Ida che aveva 40 anni riferì poi di vedere una luce in un angolo della stanza e la Madonna che le diceva di recitare il rosario. Successivamente Ida disse che alla Madonna poteva chiedere della sorte dei soldati al fronte. Un frate volle che Ida scrivesse tutto questo e introdusse la causa nella diocesi. La voce intanto si spargeva. Ida divenne al centro delle attenzioni dei cattolici locali fino al 1959 quando Ida disse che non vedeva più nulla. 

Il nunzio Cavalli mise la parola fine a questo fenomeno bizzarro, al limite della credulità popolare. Intanto sta facendo valigia e raccogliendo informazioni per il lavoro che lo attende a Medjugorie. Ma più che la mole di grane sul tavolo, forse teme l'alto tasso di contagio del Covid che è costato la vita anche al commissario che lo ha preceduto. 

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