Papa Francesco a San Giovanni Rotondo: «Un Paese che litiga non può crescere, serve concordia» Diretta tv

Papa Francesco a San Giovanni Rotondo: «Un Paese che litiga non può crescere, serve concordia» Diretta tv
di Franca Giansoldati
Sabato 17 Marzo 2018, 08:55 - Ultimo agg. 18 Marzo, 00:31
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San Giovanni Rotondo – «Un Paese che litiga tutti i giorni non cresce, non va avanti, non costruisce, è un paese malato e triste». Papa Francesco parla a un piccolo centro della Campania – Pietrelcina, il luogo natale di Padre Pio, gravato da disoccupazione e crisi economica – per diffondere a tutto il territorio nazionale e ad un uditorio decisamente più ampio di quelle decine di migliaia di fedeli arrivati a salutarlo, un messaggio di concordia. Nelle terre tanto care a Padre Pio, loda il suo esempio di umiltà e ascolto e insiste a imitarlo nella ricerca della pace.
 

 

«Un Paese in cui si cerca la pace, in cui tutti si vogliono bene e non ci si augura del male, questo Paese va avanti e cresce, si allarga. Per favore non spendete tempo a litigare tra voi, perchè non vi fa crescere». Bergoglio è sul palco allestito a poche decine di metri dal santuario di Pietrelcina. Poco prima il vescovo in un breve discorso gli aveva descritto una situazione difficile gravata dall'alto tasso di disoccupazione che spinge tanti giovani ad andarsene, lasciando la popolazione più vecchia, con un bassissimo tasso di natalità. Papa Francesco riprende il filo del discorso e insiste a dire che solo la concordia è fattore di crescita anche economica. Quanto agli anziani mette in luce la loro forza. «Non emarginateli mai, sono fonte di saggezza».

Alle ore 7 di stamattina, Papa Francesco è partito in elicottero dal Vaticano per una visita lampo prima a Pietrelcina, in Campania (che resta la regione italiana finora più visitata dal pontefice argentino), e successivamente a San Giovanni Rotondo, in Puglia, per ricordare il 50esimo anniversario della morte di Padre Pio. «Voi credete che il demonio esiste? Si, certamente esiste e si va a mettere dentro di noi, ci tormenta, ci inganna. Padre pio aveva paura del demonio ma lo combatteva».

Papa Francesco ha continuato: «In quei terribili momenti padre Pio trasse linfa vitale dalla preghiera continua e dalla fiducia che seppe riporre nel Signore: «Tutti i brutti fantasmi che il demonio mi va introducendo nella mente spariscono allorché fiducioso mi abbandono nelle braccia di Gesù». Così scriveva al Ministro provinciale, padre Benedetto, nel marzo 1911, asserendo che il proprio cuore si sentiva «come attratto da una forza superiore prima di unirsi a Lui la mattina in sacramento».

«Cari fratelli e sorelle di Pietrelcina e della diocesi di Benevento, voi annoverate san Pio tra le figure più belle e luminose del vostro popolo. Questo umile frate cappuccino ha stupito il mondo con la sua vita tutta dedita alla preghiera e all’ascolto paziente dei fratelli. Imitando il suo eroico esempio e le sue virtù, possiate diventare voi pure strumenti dell’amore di Gesù verso i più deboli. Al tempo stesso, considerando la sua incondizionata fedeltà alla Chiesa, darete testimonianza di comunione, perché solo la comunione edifica e costruisce. Auspico che questo territorio possa trarre nuova linfa dagli insegnamenti di vita di padre Pio in un momento non facile come quello presente, mentre la popolazione decresce progressivamente e invecchia perché molti giovani sono costretti a recarsi altrove per cercare lavoro».

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