Viganò, Papa Francesco non tollererà più abusi e coperture. Ma su McCarrick restano i dubbi

Viganò, Papa Francesco non tollererà più abusi e coperture. Ma su McCarrick restano i dubbi
Viganò, Papa Francesco non tollererà più abusi e coperture. Ma su McCarrick restano i dubbi
di Franca Giansoldati
Sabato 6 Ottobre 2018, 17:46 - Ultimo agg. 18:29
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Città del Vaticano - Il Papa dopo più di un mese di silenzio dall'uscita del dossier Viganò e dalle accuse di una gestione poco chiara del caso McCarrick (l'ex cardinale americano ben conosciuto per il brutto vizio di molestare giovani seminaristi) ha affidato ai suoi collaboratori una risposta ufficiale. Nel comunicato diffuso dalla Sala Stampa vengono elencati i principali elementi della vicenda ma viene evitato di affrontare in modo trasparente l'iter vaticano della carriera di McCarrick: l'ex titolare della diocesi di Washington fu fatto prima vescovo e poi cardinale sotto Giovanni Paolo II anche se, secondo quanto filtra dai Sacri Palazzi, erano in molti a essere a conoscenza delle sue tendenze omosessuali. Successivamente fu sanzionato sotto Benedetto XVI che gli chiese di seguire una condotta discreta e riservata ma evidentemente McCarrick non seguì le indicazioni ricevute. Qualcuno sostiene che si sentiva troppo sicuro del potere che aveva in curia per i finanziamenti generosi accordati alla Santa Sede nel corso degli anni, tramite una munifica fondazione da lui presieduta. Il cartellino giallo deciso da Ratzinger non fu in alcun modo reso pubblico in rispetto all'età avanzata del cardinale. Così fu deciso dalla Segreteria di Stato (allora diretta dal cardinale Bertone).

Nel comunicato Papa Francesco - «consapevole e preoccupato per lo smarrimento  che la vicenda sta causando nella coscienza dei fedeli», ha disposto che venga comunicato quanto segue:

«Nel settembre 2017, l’Arcidiocesi di New York ha segnalato che un uomo accusava l’allora Cardinale McCarrick di aver abusato di lui negli anni Settanta. Il Papa ha disposto un’indagine previa approfondita, che è stata svolta dall’Arcidiocesi di New York e alla conclusione della quale la relativa documentazione è stata trasmessa alla Congregazione per la Dottrina della Fede. Nel frattempo, poiché nel corso dell’indagine sono emersi gravi indizi, il Papa ha accettato le dimissioni dell'’Arcivescovo McCarrick dal Collegio cardinalizio».

La Santa Sede, prosegue la nota, «non mancherà, a tempo debito, di rendere note le conclusioni del caso. Anche in riferimento ad altre accuse portate contro l'ecclesiastico, il Papa ha disposto di integrare le informazioni raccolte tramite l'investigazione previa con un ulteriore accurato studio dell'intera documentazione presente negli Archivi dei Dicasteri e Uffici della Santa Sede riguardanti l'allora Cardinale McCarrick, allo scopo di appurare tutti i fatti rilevanti, situandoli nel loro contesto storico e valutandoli con obiettività».

La Santa Sede è consapevole che «dall'esame dei fatti e delle circostanze potrebbero emergere delle scelte che non sarebbero coerenti con l'approccio odierno a tali questioni. Tuttavia, come ha detto Papa Francesco, si seguirà la strada della verità, ovunque possa portare. Sia gli abusi sia la loro copertura non possono essere più tollerati e un diverso trattamento per i Vescovi che li hanno commessi o li hanno coperti rappresenta infatti una forma di clericalismo mai più accettabile».

Il Santo Padre Francesco «rinnova il pressante invito ad unire le forze per combattere la grave piaga degli abusi e per prevenire che tali crimini vengano ulteriormente perpetrati ai danni dei più innocenti e dei più vulnerabili della società. Egli, come annunciato, ha convocato i Presidenti delle Conferenze Episcopali di tutto il mondo per il prossimo mese di febbraio». 
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