Ratzinger santo subito? In Germania cresce il fronte attendista, stavolta meglio rispettare le regole, ecco perchè

Ratzinger santo subito? In Germania cresce il fronte attendista, stavolta meglio rispettare le regole, ecco perchè
di Franca Giansoldati
Mercoledì 11 Gennaio 2023, 11:08 - Ultimo agg. 11:37
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Città del Vaticano – Mentre Papa Francesco all'udienza del mercoledì ha citato per ben tre volte gli insegnamenti di Benedetto XVI, sottolineando la via maestra che ha lasciato e l'esempio che ha reso («La sua fede vi stimoli nella crescita spirituale, basata sulla verità del Vangelo e sull'amore fraterno») in Gerrmania, patria del Papa emerito defunto, sta montando un fronte sempre più vasto composto da vescovi, giuristi e teologi assolutamente contrari a che venga fatto santo subito, come invece avevano chiesto reiteratamente diversi gruppi di fedeli nel giorno dei funerali.

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Il dibattito che ha preso corpo in questi giorni rispecchia i timori legati ad una canonizzazione veloce, come fu per Giovanni Paolo II, che non tenga conto dei tempi fisiologici di riflessione della Chiesa anche per permettere di fare affiorare ogni aspetto della vita di Benedetto XVI.

Pur concordando che Ratzinger sia stato in vita un teologo eccezionale, un campione di dottrina, si fa così strada il fronte attendista: meglio aspettare a farlo beato.

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Il primo vescovo a suggerire di prendere tempo era stato monsignor Georg Baetzing, presidente dell'episcopato tedesco che il giorno dei funerali aveva espresso ad un gruppo di giornalisti le sue perplessità. A seguire era stato il cardinale cardinale Gerhard Ludwig Mueller, ex capo della Congregazione per la dottrina della fede, che pur essendo convinto della grandezza del suo pensiero tanto da paragonarlo a San Leone Magno o a Sant'Agostino, ha sottolineato la necessità di far valere le regole in vigore.

DIBATTITO

La lista dei prelati contrari a far saltare al defunto Ratzinger le tappe previste dalle regole della Congregazione dei Santi la ha raccolta l'agenzia tedesca Kna. Il vescovo di Magonza Peter Kohlgraf dopo avere reso omaggio a Benedetto XVI come «una delle grandi figure del secolo» e come uomo di importanza storica ha invitato alla moderazione nel fare un bilancio finale della sua vita. «Alla luce di alcuni argomenti che sono stati discussi anche prima del suo funerale, tra cui la sua possibile canonizzazione, inviterei alla calma». Stessa posizione di Thomas Schueller, avvocato canonista di Muenster, che ha raccomandato di temporeggiare. La canonizzazione dei papi non dovrebbe «degenerare in un automatismo da quattro soldi», ha scritto martedì in un articolo per il sito web kirche-und-leben.de della diocesi di Muenster. Secondo il diritto canonico, un processo di beatificazione potrebbe iniziare solo tra cinque anni al massimo. Allo stesso tempo tutti i documenti relativi a un Papa defunto sono disponibili per uno studio accademico solo dopo 60 anni. «Fino ad allora, tutte le valutazioni, per quanto serie, sono soggette a una conoscenza limitata delle fonti».

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Un parere condiviso da un altro esperto di diritto canonico, Norbert Luedecke, di Bonn, che ha raccomandato cautela e moderazione. È vero che Papa Francesco ha il potere di decidere una beatificazione e una canonizzazione senza rispettare le scadenze, ma è meglio aspettare

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