Covid, salta in Vaticano la consegna del Premio Ratzinger: la cerimonia spostata al 2021

Covid, salta in Vaticano la consegna del Premio Ratzinger: la cerimonia spostata al 2021
di Franca Giansoldati
Mercoledì 28 Ottobre 2020, 12:30 - Ultimo agg. 13:26
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Città del Vaticano – Il Covid costringe il Premio Ratzinger a far slittare la cerimonia di consegna all'anno prossimo e, di conseguenza, anche l'udienza papale che, inizialmente, era stata fissata tra due settimane, il 14 novembre. Il filosofo Jean Luc Marion, allievo di Derrida, uno degli accademici francesi di maggiore successo e la teologa australiana Tracey Rowland, una studiosa che ha approfondito il legame tra umanesimo, fede e razionalità dovevano essere i premiati, entrambi ora sono costretti a rimandare l'appuntamento al 2021. 

«A motivo del continuo peggioramento della situazione sanitaria in Europa e a seguito delle nuove disposizioni restrittive del Governo italiano, la cerimonia di consegna per il 2020, non avrà luogo» si legge in una nota della  Fondazione  vaticana Joseph Ratzinger-Benedetto XVI.

La consegna sarebbe stata troppo pericolosa per via dei contagi.

Ad annunciare i nomi dei premiati era stato, il mese scorso, il cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della cultura e membro del Comitato scientifico delle Fondazione.

Giunto alla sua decima edizione, da quattro anni il Premio Ratzinger è affiancato dal Premio “Ragione aperta”, organizzato in collaborazione con l’Università Francisco de Vitoria di Madrid. Un tema – quello della ragione aperta, o ragione allargata - è sempre stato molto caro a Benedetto XVI. 

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