Ratzinger, padre Georg Ganswein: «La stretta di Francesco sulla messa in latino gli ha spezzato il cuore»

Il segretario particolare dell'ex Pontefice: «Papa Francesco è venuto subito, si è seduto accanto al letto e ha pregato»

Ratzinger, padre Georg Ganswein racconta le ultime ore: «Prima le lodi, poi l'agonia e la morte»
Ratzinger, padre Georg Ganswein racconta le ultime ore: «Prima le lodi, poi l'agonia e la morte»
Mercoledì 4 Gennaio 2023, 16:58 - Ultimo agg. 25 Febbraio, 15:05
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Il racconto degli ultimi anni di vita del papa emerito Benedetto XVI è affidato al monsignore Georg Ganswein. In un'intervista al quotidiano cattolico tedesco «Die Tagespost», il segretario particolare dell'ex Pontefice ha rivelato che Ratzinger «pensava di vivere solo un altro anno dopo le dimissioni». Il «Traditionis custodes», il motu proprio di papa Francesco con cui sono state imposte limitazioni alle messe in latino, «lo ha colpito molto duramente, penso che abbia spezzato il cuore di Papa Benedetto», ha detto padre Georg.

Ratzinger, padre Georg Ganswein racconta le ultime ore: «Prima le lodi, poi l'agonia e la morte»

Il segretario particolare dell'ex Pontefice ha ripercorso con i media vaticani gli ultimi giorni accanto a Benedetto spiegando di non aver sentito personalmente le ultime partole prima di morire. «La notte prima della morte le ha sentite uno degli infermieri che faceva la guardia.

Verso le tre: "Signore, ti amo" - racconta -. L'infermiere me l'ha detto la mattina appena sono arrivato nella camera da letto, queste sono state le ultime parole veramente comprensibili».

Nella lunga intervista padre Georg rivela di aver pregato insieme con Ratzinger la mattina del decesso. «Anche quella mattina ho detto al Santo Padre: "Facciamo come ieri: io prego ad alta voce e lei si unisce spiritualmente". Non era infatti più possibile che potesse pregare ad alta voce, era proprio affannato. Lì ha soltanto un po' aperto gli occhi - aveva capito la domanda - e ha fatto segno di sì con la testa».

«Verso le 8 iniziava a respirare in maniera sempre più affannata - spiega ancora il monsignore -. C'erano due medici, il dottor Polisca e un rianimatore, e mi hanno detto: "Temiamo che adesso verrà il momento in cui dovrà sostenere l'ultima sua lotta in terra". Ho chiamato le memores e anche suor Brigida, ho detto loro di venire perché si era arrivati all'agonia. In quel momento era lucido. Avevo già preparato prima le preghiere di accompagnamento per il moribondo, e abbiamo pregato per circa 15 minuti, tutti insieme mentre Benedetto XVI respirava sempre più affannato, sempre più si vedeva che non riusciva a respirare bene. Allora ho guardato uno dei dottori e ho chiesto: "Ma, è entrato in agonia?". Mi ha detto: "Sì, è iniziata ma non sappiamo quando tempo dura"».

Alle 9.34 l'ultimo respiro del papa Emerito. «Ho detto a tutti: "Chiamo subito Papa Francesco, è il primo che deve sapere" - ricorda ancora mons. Gaenswein -. L'ho chiamato, e lui ha detto: "Vengo subito!". Poi è venuto, l'ho accompagnato nella stanza da letto dove è morto e ho detto a tutti: "Rimanete". Il Papa ha salutato, gli ho offerto una sedia, si è seduto accanto al letto e ha pregato. Ha dato la benedizione e poi si è congedato. Questo è accaduto il 31 dicembre 2022».

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