Giallo sul nuovo cardinale boliviano, avrebbe moglie e figli ma in Vaticano smentiscono

Giallo sul nuovo cardinale boliviano, avrebbe moglie e figli ma in Vaticano smentiscono
di Franca Giansoldati
Martedì 29 Maggio 2018, 13:45 - Ultimo agg. 31 Maggio, 10:53
2 Minuti di Lettura
Nel Palazzo Apostolico assicurano che sono state fatte approfodite ricerche e che «non è vero niente», eppure in Bolivia le voci malevole continuano a rincorrersi, circondando la figura del nuovo cardinale boliviano di Corocoro, Toribio Ticona Porco, di un'aura di incertezza. Ormai ultra ottantenne, figura carismatica e molto conosciuta nella Chiesa locale per la sua lotta a favore degli operai, dei contadini e dei minatori (anche lui in gioventù è stato minatore e lustrascarpe per guadagnarsi da vivere), monsignor Toribio Porco è atteso a Roma, alla cerimonia del 29 giugno. Arriva in Vaticano accompagnato da un tam tam negativo e da voci ostili, secondo le quali avrebbe moglie e figli.

In suo onore, sul sagrato di San Pietro, sarà presente al concistoro anche il presidente Evo Morales, ormai un habituè al di là del Tevere, invitato dal Papa in passato per convegni sui movimenti sociali e di base.

Toribio Ticona Porco è stato ordinato sacerdote nel 1967, all’età di trent’anni, e nel 1986 è stato nominato vescovo titolare di Timici e ausiliare di Potosì, per essere poi trasferito – nel 1992 – a Corocoro. E' andato regolarmente in pensione a 75 anni, sotto il regno di Benedetto XVI. Secondo sito web boliviano Adelante La Fe il vescovo avrebbe avuto una relazione con una signora. «I suoi figli sono orgogliosi di chiamarsi figli del Vescovo di Patacamaya, come è anche conosciuto il vescovo Toribio Ticona». Naturalmente la notizia ha subito fatto il giro del mondo. In Vaticano però assicurano che le informazioni arrivate a Roma dalla nunziatura sono diverse. Insomma nessun cardinale sposato e con figli. 

Le voci rimbalzate in Italia sulla vita privata del nuovo cardinale non trovano conferme con i missionari italiani che per anni hanno lavorato nella stessa diocesi boliviana di monsignor Ticona. «Sono tutte calunnie inventata ad arte per delegittimare e screditare una figura amata e che si è sempre spesa per gli ultimi» fa sapere da Bergamo, don Cristoforo Vescovi. «Non so chi le abbia messe in giro ma un sospetto a me viene subito alla mente. Esiste una Iglesia Apostolica Nacional Boliviana, una sorta di chiesa parallela formata da ex sacerdoti, particolarmente ostili alla Chiesa di Roma».
 
© RIPRODUZIONE RISERVATA