Papa Francesco: «I medici dicono che per ora non posso andare a Kiev e Mosca, se ne parla dopo il Kazakistan»

Papa Francesco: «I medici dicono che per ora non posso andare a Kiev e Mosca e in Kazakistan»
Papa Francesco: «I medici dicono che per ora non posso andare a Kiev e Mosca e in Kazakistan»
di Franca Giansoldati
Lunedì 5 Settembre 2022, 14:45 - Ultimo agg. 23:03
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Città del Vaticano – Dopo avere mandato all'aria la visita in Libano a giugno e dopo non essere andato in Africa dove era atteso in Congo e in Sud Sudan agli inizi di luglio, Papa Francesco chissà se farà saltare anche il Kazakistan. Una tentazione legata al dolore al ginocchio che sembra trasparire dalle parole sibilline affidate alla CNN portoghese. In una intervista diffusa oggi ma realizzata a metà agosto, Francesco affronta la grande questione del viaggio in Ucraina, assai richiesto dai vescovi e dai politici ucraini ma finora mai realizzato dal pontefice evidentemente per evitare i risvolti politici che comporterebbe nei rapporti tra il Vaticano e la Russia. Nella intervista il Papa spiega che una sua eventuale visita  a Kiev o Mosca ancora non è avvenuta perchè i medici che lo hanno in cura la hanno sconsigliata per via dei problemi nella deambulazione. Il solito dolore al ginocchio che lo tormenta e lo ha portato a cancellare il Libano, l'Africa e a febbraio anche la trasferta a Firenze pur di non stringere la mano all'ex ministro degli interni, Marco Minniti all'epoca estensore dell'accordo sui migrandi in Libia. 

Il dolore al ginocchio sembra essere intermittente e subordinato al riposo richiesto.

Quando Francesco si trovava in Canada, durante l'ultimo viaggio di fine luglio, tutto era sembrato filare liscio, e il fastidio essere sopportabile tanto che era stata mantenuta intatta la struttura della trasferta. Il Papa era riuscito a compiere tutti gli spostamenti, far fronte agli impegni e alle lunghe celebrazioni, sebbene l'agenda canadese fosse stata ovviamente resa più agevole e leggera.

Ora il dilemma se andare o non andare a Nursultan si ripresenta: a metà settembre c'è il viaggio in Kazakistan già annunciato e programmato. IL Papa lo aveva inserito tra i suoi impegni prioritari per partecipare ad un summit inter religioso organizzato dal governo kazako e nel quale avrebbe dovuto prendere parte anche il Patriarca ortodosso Kirill. Due settimane fa però il Patriarcato di Mosca ha annunciato che Kirill ha rinunciato alla trasferta nel frattempo trasformatasi in un test sulla guerra in Ucraina, rendendo di conseguena esplosivi i rapporti ecumenici delle componenti ortodosse in disaccordo con le posizioni filo putiniane di Kirill.

Papa Francesco alla CNN ha ripetuto che la visita a Kiev è nell'aria. «Ancora non so. Sto parlando con loro» riferendosi al colloquio avuto con il presidente Zelensky a metà agosto. «Ora non posso andare perché dopo la trasferta in Canada il recupero del ginocchio si è un po' sentito e il medico me lo ha proibito: 'Non puoi andare almeno fino al viaggio in Kazakistan'. Ma mi sono tenuto in contatto, per telefono... E faccio quello che posso. E chiedo a tutti di fare quello che possono. Tra tutti, qualcosa si può fare. Accompagno con il mio dolore e con le mie preghiere ed è tutto ciò che posso. Ma la situazione è davvero tragica».

Oggi, l'agenzia di stampa kazaka, Kazinform, ha pubblicato delle foto dell'arrivo di Papa Giovanni Paolo II in Kazakistan, il 22 settembre 2001. Papa Wojtyla si recò a questa strategica repubblica asiatica dal 22 al 25 settembre 2001 in un momento molto particolare: erano passati pochi giorni dall'attacco dell'11settembre alle Torre gemelli di New York. Nonostante il Pontefice fosse già stanco e severamente malato, sviluppò prima in Kazakistan e poi in Armenia un intenso programma con 16 discorsi ed eventi. Lo riferisce il sito para vaticano Il Sismografo. 

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