Crescono i contagi, indice Rt a 1,1: ecco cosa significa. Ed è caos regole e controlli: vertice Regione-prefetti

Crescono i contagi, indice Rt a 1,1: ecco cosa significa. Ed è caos regole e controlli: vertice Regione-prefetti
di Vincenzo DAMIANI
Venerdì 7 Agosto 2020, 08:59 - Ultimo agg. 12:53
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I contagi da coronavirus risalgono in tutta Italia e l'indice Rt, la settimana scorsa, ha superato il valore di allerta in undici regioni, compresa la Puglia. Gli esperti del ministero della Salute e dell'Istituto superiore della sanità (Iss) consigliano «di mantenere le misure di prevenzione e controllo già adottate e di mantenere alta l'attenzione alla preparazione di interventi in caso di evoluzione in ulteriore peggioramento». I dati non preoccupano solo gli scienziati ma anche i governatori italiani, tanto che ieri Michele Emiliano ha chiesto e ottenuto un vertice con tutti i prefetti pugliesi che si svolgerà questa mattina a Bari per fare il punto sull'andamento dell'emergenza epidemiologica e per affrontare il tema dei controlli e il rispetto delle normative anti Covid19.

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A Roma, invece, la Conferenza delle Regioni ieri ha chiesto un incontro urgente ai ministri della Salute Roberto Speranza, delle Infrastrutture e trasporti Paola De Micheli e degli Affari regionali Francesco Boccia, il vertice si terrà il 10 agosto. Il tema del trasporto pubblico è al centro del dibattito, ma ieri è stato anche aggiornato il testo delle Linee guida per la riapertura delle attività economiche, produttive e ricreative: le modifiche riguardano saune, biblioteche, bar e ristorazione, per quest'ultimo settore si prevede, analogamente a quanto già previsto per i circoli ricreativi, la possibilità di giocare a carte.

«Occorre collaborazione istituzionale per fare tutto ciò che è possibile per la prevenzione nella fase di ripartenza - sottolinea Stefano Bonaccini, presidente della Conferenza delle Regioni - considerando che, per quanto riguarda il trasporto pubblico locale, a settembre riapriranno le scuole e riprenderanno a pieno ritmo gran parte delle attività lavorative». La Conferenza ha altresì condiviso una proposta da avanzare al Governo relativa alla partecipazione del pubblico agli eventi sportivi che può essere consentita esclusivamente nei settori degli impianti sportivi nei quali sia possibile assicurare la permanenza presso la postazione seduta assegnata, nel rispetto del distanziamento interpersonale, sia frontalmente che lateralmente, di almeno un metro e, per gli ambienti al chiuso, con obbligo di utilizzo della mascherina a protezione delle vie respiratorie. In ogni caso, tutti gli spettatori devono indossare la mascherina dall'ingresso fino al raggiungimento del posto (per i bambini valgono le norme generali) e comunque ogni qualvolta ci si allontani dallo stesso, incluso il momento del deflusso.

Quello delle regole resta un nodo da sciogliere, le Regioni continuano ad andare in ordine sparso su diversi temi: mentre il governo nazionale su treni e bus a lunga percorrenza obbliga al distanziamento con riduzione dei posti, a livello locale ci sono disposizioni diverse. In Puglia si può viaggiare a mezzi pieni, ad esempio. Sempre in Puglia, da circa un mese, ci sono regole meno rigide nei ristoranti, nei lidi, alberghi, al cinema o al teatro e durante matrimoni e feste: la distanza di un metro non è più un obbligo non solo per i parenti stretti ma anche per conviventi e amici o, comunque, persone con cui si hanno contatti frequenti. Le discoteche (all'aperto) qui sono state riaperte, mentre il governo nazionale è intenzionato a prorogare la chiusura. E poi c'è il problema della gestione delle spiagge pubbliche.

Il bollettino ieri ha evidenziato la presenza in Puglia di sette nuovi contagi su 2.259 tamponi processati: 3 in provincia di Bari, 1 in provincia di Foggia, 2 in provincia di Lecce, 1 in provincia di Taranto. Non sono stati registrati decessi, ma sale il numero di positivi: 158, cioè 6 in più rispetto a mercoledì, di cui 24 ricoverati (nessuno in terapia intensiva). Però, si segnalano già altri contagi che non sono stati inseriti nel bollettino di ieri: una giovane partoriente nell'ospedale Di Venere di Bari è risultata positiva al tampone e il reparto di Ginecologia è stato sanificato; sempre a Bari, nella centralissima via Sparano, un negozio di cosmetici è stato chiuso per precauzione dopo che una dipendente è stata infettata dal Covid-19; a Manduria risulta positivo un uomo rientrato dall'Oman.

Non arrivano buone notizie nemmeno dal report settimanale di Iss e ministero della Salute: «Negli ultimi 14 giorni si legge - si osservano stime dell'indice di trasmissione Rt superiori ad 1 in undici Regioni dove si sono verificati nelle ultime 3 settimane recenti focolai, ma senza comportare un sovraccarico dei servizi assistenziali». Tra le undici c'è anche la Puglia, certo l'indice Rt va preso con le pinze perché da solo è poco indicativo, essendo suscettibile a variazioni anche con un numero limitato di casi di contagio nelle regioni con pochi contagi totali. Però, va anche evidenziato che in Puglia ormai si viaggia con un media di una decina di contagi al giorno o poco meno, con picchi anche di 20-23 casi. La situazione descritta nel report, relativa prevalentemente ad infezioni avvenute alla seconda decade di luglio 2020, «mostra segnali di allerta». «Al momento è scritto - i dati confermano l'opportunità di mantenere le misure di prevenzione e controllo già adottate e di mantenere alta l'attenzione alla preparazione di interventi in caso di evoluzione in ulteriore peggioramento».

I parametri Rt e R0: ecco cosa sono
L'indice Rt indica il tasso di contagiosità. Nel dettaglio, attraverso "erre con ti" gli esperti identificano quel  parametro che misura la potenziale trasmissibilità di una malattia infettiva e il numero medio delle infezioni prodotte da ciascun individuo infetto dopo l’applicazione delle misure di contenimento del Covid-19.
A differenza di Rt, R0 invece indica la quantità di soggetti che in media vengono contagiati da una persona con una malattia infettiva. 
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