«Già da domenica alcuni giovani ma anche cittadini più adulti si sono presentati negli hub per vaccinarsi senza prenotazione. Ora ci auguriamo che attraverso il sistema di somministrazione a sportello si possa raggiungere il maggior numero di under 50, la fascia più ostica da vaccinare». Il direttore del Dipartimento di Prevenzione della Asl di Brindisi Stefano Termite è ottimista. Il cambio di strategia annunciato lo scorso sabato dall’assessore regionale alla Sanità Pier Luigi Lopalco per incentivare la vaccinazione dei 390mila pugliesi “indecisi” in fascia 20-49 anni che ancora mancano all’appello delle somministrazioni sembra aver dato già i primi risultati positivi proprio in provincia di Brindisi.
Le Asl si adeguano al cambio di rotta
L’Azienda sanitaria è stata la prima ad adeguarsi al cambio di rotta dettato dalla Regione. E a fare lo stesso in provincia di Lecce è stato anche il Dipartimento sociosanitario di Gagliano del Capo, diretto da Rocco Palese. Direzione verso la quale contano di andare gli altri hub salentini già nei prossimi giorni, dopo le indicazioni dettate ieri in sede di confronto tecnico con il direttore del Dipartimento di Prevenzione Alberto Fedele. Pronta a partire con le vaccinazioni a sportello anche la Asl di Taranto. Anzi. Ma in alcuni hub della provincia, su indicazione del direttore generale Stefano Rossi, è già possibile vaccinarsi senza prenotazione. A Bari, invece, l’Azienda sanitaria conta di terminare la somministrazione delle seconde dosi e la campagna vaccinale dedicata agli studenti entro metà settembre. Poi si potrà partire con le prima dosi a sportello per tutte le fasce di età.
La priorità: l'esercito dei 390mila indecisi pugliesi
Ma in cima alle priorità della Regione resta l’esercito di 390mila gli “indecisi” ai quali già lo scorso mercoledì Lopalco su Facebook aveva lanciato l’appello a vaccinarsi. E secondo il report delle somministrazioni del Ministero della Salute (dati aggiornati alle 17 di ieri), in fascia 20-29 anni a fronte di una platea di circa 429mila pugliesi, all’appello delle somministrazioni manca sempre il 29% di giovani. Ma anche più del 31% di persone in fascia 30-39 anni. Rispetto ai soggetti in fascia 40-49 anni, seppure la percentuale dei non vaccinati sia scesa al 28% (due punti percentuali rispetto ai giorni) scorsi il numero degli assenti dagli hub resta significativo.
Già ieri a Bozzano, centro brindisino dedicato soprattutto alle prime dosi per gli studenti, si sono presentati alcuni cittadini senza prenotazione. «E sono stati regolarmente vaccinati - ha confermato Intermite - Ma io stesso per tutta la giornata ho ricevuto numerose telefonate attraverso le quali mi si chiedeva conferma della possibilità di vaccinarsi a sportello.