Nell’ultima settimana, il numero dei pugliesi tra 60 e 69 anni non vaccinati contro il Covid è calato da 53.985 a 51.521, circa 2.500 in meno. La Puglia resta la migliore regione italiana per copertura tra gli over 60 nel complesso, ma adesso convincere gli scettici e indecisi diventa più difficile. Lo testimonia l’esigua quota di nuovi vaccinati tra 60 e 69 anni rispetto alla platea, segnale della complessità del lavoro che le Asl sono chiamate a svolgere, cioè richiamare ad uno ad uno tutti coloro che non si sono ancora prenotati per invitarli a farlo.
Più di un milione di pugliesi in attesa di prima dose
Se complessivamente sono 1.1 milione i pugliesi che sono ancora in attesa di ricevere almeno una dose di vaccino, anche tra over 80 e nella fascia 70-79 anni ci sono piccoli progressi: ad oggi sono 7.647 gli over 80 (2,8%) che mancano all’appello, una settimana fa erano 8.056 (2,95%); mentre tra i 70enni, i pugliesi che non ancora ricevuto nemmeno una dose sono 23.257 (5,88%), venerdì 9 luglio erano 24.945 (6,31% del totale).
Sanitari "no vax": giro di vite delle Asl su 8.600 tra medici, infermieri e operatori
Anche tra il personale sanitario non si registrano passi in avanti: sono 8.693 i non vaccinati, il 9 luglio erano 8.768. Il rischio di sanzioni non sembra scoraggiare i più restii. La settimana scorsa, il direttore del dipartimento Salute, Vito Montanaro, ha inviato una “disposizione urgente” con la quale ha chiesto a tutti gli Ordini professionali e ai datori di lavoro che gestiscono strutture sanitarie, sociosanitarie e socio-assistenziali, pubbliche o private, farmacie, parafarmacie e studi professionali di trasmettere gli elenchi dei propri iscritti e dei dipendenti per poter verificare quanti ancora non hanno adempiuto all’obbligo di vaccinarsi contro il Covid. Sarà la società controllata “InnovaPuglia” a procedere automaticamente alla verifica incrociata, poi trasmetterà gli elenchi “dei soggetti inadempienti” in favore delle “singole Asl, per i soggetti residenti negli rispettivi ambiti provinciali della Puglia”; e “della Sezione Promozione della Salute e del Benessere, per i soggetti residenti in territori diversi dalla Puglia, al fine degli adempimenti successivi previsti dalla norma”. La Regione, quindi, non ha comunque intenzione di fare sconti nessuno, d’altronde una legge dello Stato impone i controlli e le sanzioni. Un giro di vite dovuto. Tra il personale scolastico risultano essere 6.809 le persone che non si sono sottoposte alla prima inoculazione, erano 6.818 una settima fa.
Under 40, oltre la metà dei giovani senza vaccino
Dando uno sguardo anche alla fascia di residenti più giovani, tra i 12 e 49 anni i pugliesi in attesa di prima dose sono 906.939. Nel dettaglio, tra 40 e 49 anni il 64,72% ha effettuato almeno una somministrazione, ne mancano 206.025 (30% circa); tra 30 e 39 anni in attesa di prima dose ci sono 207.609 pugliesi (45,34%); tra 20 e 29 anni la copertura con prima dose è del 43,42%, non sono vaccinati 242.852 ragazzi; infine tra 12 e 19 anni solo il 22,02% ha ricevuto la prima dose, 250.453 sono i non immunizzati. Complessivamente, sono 4.162.119 le dosi di vaccino anticovid inoculate, il 93,3% di quelle ricevute dal 27 dicembre, pari a 4.462.011, fa meglio solamente la Lombardia (94,7%). «I non vaccinati totali sono fabbriche ambulanti di varianti, in grado di ridurre il potenziale di protezione dei vaccinati. Chissà se con i numeri e qualche rudimento scientifico sull’evoluzione dei virus non si riesca a comprendere l’importanza dell’immediata attivazione del green pass» commenta il consigliere regionale del Pd Fabiano Amati. © RIPRODUZIONE RISERVATA