I Nas nelle Asl pugliesi parte la verifica delle liste. Dubbi sulla voce Altro

I Nas nelle Asl pugliesi parte la verifica delle liste. Dubbi sulla voce Altro
di Paola COLACI
Martedì 13 Aprile 2021, 08:16 - Ultimo agg. 19:57
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Sale a quota 90.550 il numero dei pugliesi che dallo scorso febbraio sono stati vaccinati e inseriti nella categoria Altro negli elenchi di ospedali, poliambulatori, centri vaccinali, case di cura ed Rsa. Ma anche Università e scuole.

L'indagine dei Nas

Di pari passo, vanno avanti le indagini per fare chiarezza su chi siano i soggetti ai quali è stata somministrata almeno la prima dose di vaccino in priorità in tutta la regione. Così, dopo la richiesta inviata dagli uffici del commissario per l'emergenza Covid Francesco Paolo Figliuolo alla Regione Puglia di tracciare l'identikit dei soggetti etichettati sotto la voce altro, ieri i carabinieri del Nas hanno bussato alla porta delle Asl pugliesi. E hanno acquisito le liste dei soggetti inseriti in questa categoria. Poco meno di 2mila quelli inseriti nelle liste vaccinali di Lecce e provincia. E altri mille quelli presenti negli elenchi di Brindisi. A Taranto, invece, riflettori puntati su 589 casi da riclassificare.

I dubbi su alcune operazioni

Tutti soggetti aventi diritto alle vaccinazione in priorità? Saranno le indagini ad accertarlo. «Almeno sulla carta questa categoria non è illegale - aveva tenuto a fare chiarezza nei giorni scorsi l'avvocato Antonio La Scala, coordinatore del Nucleo ispettivo sanitario (Nirs) della Regione Puglia - Nel dettaglio, in questa categoria sono rientrati gli operatori delle mense degli ospedali, dei policlinici e degli ambulatori. Ma anche gli addetti alle imprese di pulizia e alla sanificazione. Ci sono poi operai e manovali di ditte edili che eseguono lavori di varia natura nei padiglioni degli ospedali. Tutti soggetti i quali, pur non rientrando tra gli operatori sanitari, erano comunque legittimati alla vaccinazione in priorità». Non è escluso, però, che nel calderone possa essere finito anche chi non ne aveva diritto. Parenti di medici, avvocati, impiegati e tutte le persone che avrebbero ottenuto una somministrazione del vaccino senza averne diritto. «Casi che saranno oggetto di verifica - aveva garantito La Scala - E alcune procure italiane, in testa quella di Biella, hanno già notificato i primi avvisi di garanzia».
Onere di riclassificazione che in Puglia ora spetta proprio al Dipartimento Salute della Regione.

La circolare nelle Asl

E nelle scorse ore il direttore Vito Montanaro ha inviato ai direttori generali e sanitari delle Asl pugliesi, delle aziende ospedaliere universitarie, ma anche alle case di cura e agli enti ecclesiastici una richiesta di bonifica urgente delle posizioni soggettive registrate con la voce Altro.
Nel dettaglio, sono 1.753 i casi di vaccinati inseriti sotto questa etichetta da verificare e riclassificare in provincia di Lecce. Il numero più alto in assoluto dopo Bari che guida la testa della classifica di somministrazioni riferibili a questa categoria con 2.108 unità. Nel Salento, se nel punto vaccinale dell'ospedale Vito Fazzi di Lecce sono state somministrate 205 prime dosi di vaccino ad altrettanti soggetti classificati come altro, il numero più significativo di inoculazioni è quello relativo all'ospedale Santa Caterina Novella di Galatina con 748 vaccinati non riconducibili alle categorie degli operatori sanitari, del personale non sanitario, degli ospiti delle Rsa, degli anziani, del personale scolastico e delle forze dell'ordine. Non basta. Ai responsabili della Asl di Lecce ora toccherà riclassificare e attribuire ad altrettanti soggetti le 310 di inoculazioni effettuate nel consultorio familiare della città e altre 113 somministrazioni effettuate nel Poliambulatorio distrettuale.
A Brindisi, direzione generale e sanitaria al lavoro per bonificare i 1.111 casi di soggetti vaccinati senza una classificazione specifica, dei quali 431 immunizzati all'ospedale Perrino e altri 367 nel centro vaccinale allestito nei locali della palestra della scuola media Leonardo Da Vinci. In provincia di Taranto, infine, le somministrazioni generiche sono in tutto 589. E la maggior parte - ben 373 - sono state effettuate all'ospedale Giannuzzi di Manduria. Da riclassificare anche i 92 cittadini vaccinati all'ospedale civile di Martina Franca e i 29 che hanno ricevuto almeno la prima dose nel centro medico di riabilitazioni Maugeri di Taranto.
Una volta raccolti tutti gli elenchi da parte della Asl, al Dipartimento Salute toccherà il compito di trasmettere i dati agli uffici del generale Figliuolo. Stesse liste di vaccinati che saranno inoltrate anche alla Commissione Antimafia che nei giorni scorsi ha aperto un'istruttoria per valutare eventuali responsabilità. Il presidente della commissione Nicola Morra, nel dettaglio, ha richiesto la lista dei vaccinati di alcune regioni italiani. E tra queste c'è anche la Puglia. Lo scopo è quello di fugare ogni dubbio sul rispetto delle priorità di vaccinazione. Si vedrà.
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