Fara Sabina, presunta truffa del Comune allo Stato negli anni scorsi: fascicolo aperto dalla Corte dei conti

Fara Sabina
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di Raffaella Di Claudio
Giovedì 28 Gennaio 2021, 14:40 - Ultimo agg. 14:41
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RIETI - Dopo l’ispezione del 2014, la Corte dei conti torna a occuparsi del Comune di Fara Sabina, aprendo un fascicolo per presunta truffa ai danni dello Stato da parte dell’Ente. Per conoscere le origini del procedimento, avviato dalla Procura regionale della Corte dei conti, bisogna andare indietro nel tempo fino all’ottobre 2018. In quel periodo, all’organo di controllo, è giunto un esposto, sottoscritto da un non meglio identificato residente di Fara Sabina, che riferiva di un’ipotetica truffa ai danni dello Stato commessa dall’Ente. I contenuti di quella denuncia sono stati ritenuti fondati dalla Procura regionale della Corte dei conti, che ha deciso di acquisire dal Comune ulteriori informazioni e documenti. Lo scopo è verificare se esistano eventuali responsabilità erariali che, come tali, ricadono personalmente sull’autore del danno.

I passaggi
A tal proposito, a luglio 2020, l’organo di controllo ha inviato, all’indirizzo del Comune, la richiesta di una dettagliata relazione sui fatti contestati da parte degli uffici preposti. Stando all’esposto del cittadino farense, tutto originerebbe da un falso recupero dell’ Iva, messo in atto dall’Amministrazione comunale insieme a una società esterna, che nel 2016 aveva ricevuto, attraverso apposita determina, l’incarico di assistenza fiscale nel Comune di Fara.

In base alle contestazioni presenti all’interno della lettera - e che sono ancora tutte da accertare - attraverso il falso recupero dell’ Iva sarebbe stato possibile cancellare dai registri informatici le somme in entrata relative ai servizi commerciali, mantenendo solo quelle in uscita. Tramite le operazioni contestate, la società avrebbe quindi certificato un credito fittizio per permettere al Comune di Fara Sabina di compensare somme dovute a Stato e Regione. L’attività di recupero e compensazione dell’ Iva ha riguardato gli anni compresi tra il 2012 e il 2016 per una somma complessiva che supera abbondantemente i 600mila euro. Questa attività è stata anche oggetto di una verifica avviata dall’Agenzia delle entrate, di cui non si conosce l’esito perché ancora in corso. I rapporti tra l’Ente e la società esterna sono continuati anche nel triennio 2018/2020, come stabilito da nuova determina emessa nel febbraio 2018. In quei tre anni l’azienda ha continuato a fornire assistenza all’Ente, svolgendo il servizio di tenuta della contabilità ordinaria Iva - Irap.

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