Cinghiali, raid organizzati per danneggiare le gabbie: il piano degli ambientalisti a Roma

Sono guidati da un uomo che su Facebook lancia dirette ogni volta che intercetta le operazioni delle task-force

Cinghiali, raid organizzati per danneggiare le gabbie: il piano degli ambientalisti a Roma
Cinghiali, raid organizzati per danneggiare le gabbie: il piano degli ambientalisti a Roma
di Camilla Mozzetti
Domenica 23 Ottobre 2022, 09:34 - Ultimo agg. 10:07
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Li intercettano seguendo le strade percorse dagli animali, lanciano appelli a suon di dirette Facebook: «Siamo in via Taverna, ci sono le forze dell'ordine e le guardie parco io sto andando con altri attivisti». Per loro è una missione, ovvero quella di distruggere o sabotare le gabbie di contenimento per i cinghiali che da mesi - da quando cioè è esplosa l'emergenza della pesta suina - hanno riempito parchi e riserve naturali. Piano di contenimento e di cattura, resosi necessario anche per tutelare l'incolumità pubblica considerati gli attacchi che proprio i cinghiali hanno riservato alle persone, da ultimo l'episodio a Colle Salario. Ma ci sono loro gli ambientalisti, alcuni guidati da un uomo che proprio su Facebook lancia dirette ogni volta che intercetta le operazioni delle task-force e vi si mette al seguito con l'intento di sabotare le gabbie. Alcuni componenti delle squadre speciali, composte anche da veterinari delle Asl, raccontano il meccanismo: «In media istalliamo 12 gabbie al parco del Pineto e loro ne distruggono tre, ogni volta è così: perdiamo circa tre recinzioni per ogni intervento ma quelle gabbie hanno un costo vivo che si perde».

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L'ULTIMO SABOTAGGIO
Gli attivisti sono entrati in azione anche giovedì pomeriggio quando la task-force è tornata a via Taverna in una porzione di parco che confina con una proprietà privata.

I residenti erano spaventati, le segnalazioni sui cinghiali non tendevano a diminuire e dunque un nuovo intervento di posizionamento gabbie. Ma stavolta, a fronte di quanto deciso dalla Prefettura - tutelare ogni intervento con personale delle forze dell'ordine al fine di evitare i sabotaggi - gli ambientalisti sono stati identificati perché erano tornati a seguire le squadre con un obiettivo preciso. Alle 16.25 dello scorso venerdì è partita una nuova diretta Facebook nella quale si criticavano ancora i metodi messi in campo da Regione e Prefettura per contrastare la presenza di questi mammiferi. Si è dato conto di tre gabbie smontate. Ognuna di queste costa in media 3 mila euro, poi ci sono le componenti, come gli sportelli che sono i primi ad essere rimossi se diventa troppo difficoltoso distruggere interamente la recinzione. «A volte - confida un operatore impegnato in queste settimane nelle task-force - diventa difficoltoso se non inutile andare a cercare i pezzi di ricambio che costano anche di più dell'intera gabbia». Mediamente, dunque, per ogni sabotaggio messo a segno, si disperdono circa 15 mila euro di risorse pubbliche. A trainare le proteste sono almeno tre persone che però operano singolarmente: non fanno gruppo, una volta interviene l'uno, la seconda l'altro o altra. Tutto viene filmato e trasferito via social e non si fermano. Ad oggi la presenza dei cinghiali in città è diventata quasi un'emergenza soprattutto per l'interno quadrante a Nord-Ovest di Roma. I cinghiali da tempo non circolano solo nei parchi o nelle riserve naturali, scendono in strada ed attaccano le persone. In via Torresina, nel parco delle Campanelle una disabile non vedente è costretta a restare in casa per paura di essere colpita da un cinghiale. «Ce ne sono talmente tanti - dice una residente - che questa ragazza non viene più al parco per paura, prima scendeva con il suo cane ma poi considerati gli avvistamenti e le corse delle persone per scappare ha avuto paura». L'attività di contrasto e cattura va avanti, i risultati nonostante i sabotaggi ci sono, tant'è che a fronte del nuovo obiettivo della Regione (catturare entro la fine dell'anno 1.957 cinghiali) ad oggi in tutto il territorio ne sono stati fermati 1.595. Di questi 513 sono stati bloccati nella Capitale in quelle due zone Roma 1 e Roma 2 che coincidono con i parchi e le riserve naturale e i quartieri a Nord della Capitale: dalla Cassia a Pineta Sacchetti, da Monte Mario a Trionfale.

 

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