Alessia Sbal, la verità dalla scatola nera del tir che l'ha uccisa. Martedì i funerali nel palazzetto di Ciampino

La Procura è convinta che l'indagato abbia deciso di proseguire nonostante avesse avvertito l'impatto

Alessia Sbal uccisa sul Gra: la verità dalla scatola nera. Martedì i funerali nel palazzetto di Ciampino
Alessia Sbal uccisa sul Gra: la verità dalla scatola nera. Martedì i funerali nel palazzetto di Ciampino
di Valeria Di Corrado e Flaminia Savelli
Domenica 11 Dicembre 2022, 00:14 - Ultimo agg. 08:20
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Partendo dalla scatola nera del tir che domenica scorsa ha investito, uccidendola, Alessia Sbal sul Grande raccordo anulare, verranno ricostruite le manovre compiute da Flavio Focassati: il camionista agli arresti domiciliari con l’accusa di fuga da incidente e omissione di soccorso. Per questo la Procura di Roma, nel disporre una consulenza tecnica sull’autoarticolato, chiederà di acquisire anche la “memoria” interna alla scatola nera, che ha registrato i movimenti effettuati nei minuti precedenti e successivi al tragico impatto. Gli inquirenti, infatti, stanno cercando di capire se possa essere contestato all’indagato anche il reato di omicidio stradale. E per farlo, gli elementi raccolti durante le indagini dovranno essere utili a provare che il 47enne non abbia rispettato le norme del Codice della strada nel momento in cui, dopo il litigio con la vittima, ha deciso di risalire sul tir, mettere in moto e ripartire dalla corsia di emergenza, immettendosi su quella di marcia.

Per chiarire la dinamica gli agenti della polizia stradale stanno acquisendo anche le immagini delle telecamere posizionate sul Gra, nel tratto vicino allo svincolo per Boccea-Casalotti.

Le testimonianze raccolte al momento non sono così dirimenti per stabilire le responsabilità del camionista nell’investimento. L’autopsia già eseguita al policlinico Gemelli, invece, potrebbe essere utile a capire in quale posizione si trovasse Alessia quando è stata travolta dal tir e, quindi, se sia stata colpita frontalmente o lateralmente. È infatti possibile che la vittima si sia parata davanti al mezzo pesante per evitare che il suo conducente se ne andasse prima che arrivassero i vigili ad accertare le responsabilità del sinistro stradale. O che il suo giubino si sia incastrato involontariamente nella pedana del tir e per questo sia stata trascinata. Focassati potrebbe non essersi accorto, mentre ripartiva, del rischio di investirla, perché magari la Sbal si trovava nell’angolo cieco del mezzo. Mentre la Procura è convinta del fatto che l’indagato abbia deciso di proseguire la corsa, nonostante avesse avvertito l’impatto con il corpo della donna; per questo gli viene contestato il reato di fuga e omissione di soccorso.

 

I FUNERALI 

Intanto è stata decisa la data in cui verranno celebrati, con formula laica, i funerali di Alessia. Cioè martedì mattina alle 10.30 nel palazzetto dello sport di Ciampino, comune alle porte della Capitale. Per la mattinata saranno disposte particolari misure di sicurezza. Già da ieri i vigili urbani del comune sono in contatto con la Questura di Roma per coordinare intanto l’arrivo della salma della 42 enne dal policlinico Gemelli, dove è stata eseguita l’autopsia. Un giorno per ricordare Alessia nei luoghi dove è nata e cresciuta: «La priorità è che sia una spazio anche aperto» aveva spiegato la sorella Ilaria che da domenica si batte, insieme a mamma Tina, affinché sia fatta piena chiarezza sulla dinamica del drammatico incidente. La famiglia della ragazza stava aspettando il termine degli esami autoptici per fissare la data dell’ultimo addio. Aveva anche lanciato un appello cercando, appunto, uno spazio ampio: «Questo perché - aveva spiegato ancora Ilaria - amava gli animali e quindi ci piacerebbe che possano partecipare anche i suoi amici a quattro zampe». Dalla scorsa domenica gli amici e i parenti della 42enne si stanno stringendo intorno alla famiglia Sbal, distrutta dal drammatico incidente i cui contorni restano da chiarire. 
 

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