Escort cinesi uccise a Roma, l'annuncio delle vittime è ancora online sui siti. Il caso dei biglietti spariti

Dall’inserzione gli investigatori stanno cercando di risalire ai protettori delle donne

Escort cinesi uccise a Roma, l'annuncio delle vittime è ancora online sui siti. Il caso dei biglietti spariti
Escort cinesi uccise a Roma, l'annuncio delle vittime è ancora online sui siti. Il caso dei biglietti spariti
di Michela Allegri
Venerdì 18 Novembre 2022, 22:39 - Ultimo agg. 19 Novembre, 06:14
4 Minuti di Lettura

L’annuncio è ancora online, in due differenti siti per incontri. E anche il numero di telefono che nei giorni scorsi serviva per prendere appuntamento con le escort cinesi uccise a coltellate a Prati, poco dopo l’omicidio di un’altra prostituta colombiana, è ancora attivo. È proprio dall’annuncio online che gli investigatori sono partiti per cercare di identificare Anna e Sofia - questi erano i nomi d’arte - e anche per capire chi fossero i loro protettori. Su un altro sito si trova anche l’annuncio di Martha Castano Torres, in arte Yessenia, la donna colombiana sessantacinquenne uccisa in via Durazzo, che si vendeva per mantenere la figlia.

I BIGLIETTI

Ma non sono gli unici annunci e gli ultimi numeri di telefono sospetti. Da settimane, e fino a qualche giorno fa, volantini scritti a penna con strane richieste si potevano trovare attaccati ai lampioni e agli alberi intorno a via Riboty, dove si trova l’appartamento in cui giovedì mattina sono state uccise le due orientali: «Cerco una dominatrice».

Oppure: «Slave», cioè «schiavo». Sotto alle parole era segnato un numero di cellulare. Chiamando, rispondeva un uomo.

GLI ANNUNCI

Ora dopo i tre omicidi, avvenuti a meno di un’ora di distanza e in case lontane solo 800 metri, anche questi annunci - che sono improvvisamente spariti - sembrano singolari. Soprattutto per un dettaglio: il sospetto degli inquirenti è che il killer che ha ucciso tre prostitute con un’arma da taglio - probabilmente uno stiletto - possa avere una devianza sessuale: le aggressioni potrebbero essere iniziate durante i rapporti. Un dato che verrà chiarito dall’autopsia e che, se venisse confermato, avrebbe un valore investigativo importante: il criminologo Carmelo Lavorino ha spiegato che gli omicidi potrebbero anche essere una reazione violenta di fronte al rifiuto di partecipare a pratiche troppo estreme. Gli investigatori della Squadra Mobile hanno anche individuato un possibile sospettato: si tratta di un cliente cinese. Ed è proprio passando al setaccio i forum dei siti di appuntamenti che potrebbero averlo identificato.

 

LE RECENSIONI

Fondamentali, le chat tra le escort e i clienti per concordare gli appuntamenti, ma anche le recensioni e i commenti che si trovano ancora online. Sono diversi, accumulati negli ultimi anni: «Sono stato alcune volte in questo centro su strada - scriveva uno degli utenti nel 2019 - Ci sono Gioia, il capo, Linda e Susanna. Mi sono trovato bene, Linda la più carina, le altre decorose, non ci sono pance sfatte e cose del genere. Età penso tra i 30 e i 40. Costi: massaggio un’ora 50, mezz’ora 30. Il massaggio è quello solito cinese. Con sovrapprezzo di 20 con Gioia e qualcosa di più il massaggio diventa interattivo e molto piacevole. Le ragazze sanno essere simpatiche e sorridenti».

Nel 2021 un altro cliente ha chiesto: «Qualcuno sa che fine ha fatto Angela di via Riboty?». Mentre lo scorso maggio un utente si è lamentato: «Via Riboty ti attira con l’illusione della ventenne, poi ti si presenta il solito barilotto. Pessima esperienza». Ieri era ancora da chiarire l’identità delle vittime cinesi: nell’appartamento non sono stati trovati i loro documenti. «Lavoravano nel palazzo da almeno 13 anni», hanno detto alcuni residenti. Tanto che i condomini durante le assemblee di condominio si erano spesso lamentati del viavai a tutte le ore del giorno, con clienti che a volte sbagliavano anche a citofonare. Marta Castano Torres, invece, divideva l’appartamento di via Durazzo con la sorella e con un’amica, che hanno raccontato: «Si prostituiva per mantenere la figlia». Avevano trasformato l’interno 5 del palazzo in una casa di appuntamenti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA