Prostitute uccise a Roma, il criminologo: «Il killer potrebbe essere un cliente deluso che si è voluto vendicare»

Carmelo Lavorino non ha dubbi sul fatto che i brutali assassinii di tre prostitute, avvenuti ieri nel pieno centro di Roma, nel quartiere Prati, siano opera della stessa mano

Prostitute uccise a Roma, il criminologo: «Il killer potrebbe essere un cliente deluso che si è voluto vendicare»
di Valeria Di Corrado
Venerdì 18 Novembre 2022, 13:18 - Ultimo agg. 19 Novembre, 11:35
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«Ci troviamo di fronte a uno spree killer, che ha perso il controllo di sé e ha ucciso in pochissimo tempo più persone, in preda alla compulsione. Ma così facendo, ha lasciato molte tracce e quindi lo scoveranno presto». Il criminologo Carmelo Lavorino non ha dubbi sul fatto che i brutali assassinii di tre prostitute, avvenuti ieri nel pieno centro di Roma, nel quartiere Prati, siano opera della stessa mano.

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Che differenza c'è tra un serial killer e uno spree killer?

«Il serial killer agisce con un tempo di raffreddamento abbastanza lungo tra un omicidio e l'altro: Donato Bilancia, per esempio, ha ammazzato 17 prostitute in 8 mesi.

Lo spree killer invece fa esplodere la rabbia tutta insieme, in preda a uno stato emotivo distruttivo, uccidendo più vittime a "catena", in luoghi diversi, ma in tempi ravvicinati. La metodica omicidiaria è sempre la stessa, l'arma del delitto pure, come ci fosse un rituale. Si accanisce sui corpi (andando in overkilling), perché gode nel dare le coltellate».

 

Chi potrebbe essere quest'uomo?

«Sarà uno psicotico che ha perso il controllo della realtà. Potrebbe essere un cliente deluso, che si è sentito deriso magari perché impotente o microfallico, come successe a Bilancia».

Potrebbe aver chiesto alle prostitute delle pratiche sessuali estreme?

«Sì, e per questo, magari, ha ricevuto un rifiuto. Di conseguenza, ha voluto vendicarsi, perché le prostitute gli hanno procurato una ferita narcisistica. E potrebbe essersi accanito su di loro per colmare questo senso di frustrazione».

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