Prostitute uccise in Prati, escort e appuntamenti: trema il quartiere dei vip tra segreti e paure

Nel raggio di un chilometro ci sono gli studi Rai, quelli di La7, il tribunale

Prostitute uccise in Prati, escort e appuntamenti: trema il quartiere dei vip
Prostitute uccise in Prati, escort e appuntamenti: trema il quartiere dei vip
di Emiliano Bernardini
Giovedì 17 Novembre 2022, 22:58 - Ultimo agg. 19 Novembre, 11:34
4 Minuti di Lettura

«Vado in “pausa pranzo”». Con quel pausa pranzo detto in maniera esplicita. Quasi marcata. Poi l’immancabile sorrisetto d’intesa con il collega, rigorosamente uomo. Un linguaggio in codice che però quasi tutti sapevano decodificare. Pausa pranzo uguale appuntamento con una escort. Altre volte veniva usata anche l’espressione «caffè lungo» per sottolineare che si stava fuori molto più del tempo necessario a bere una tazzina al bar. La furia omicida dell’uomo che ieri mattina, tra le 11 e le 13, ha ucciso a coltellate due prostitute cinesi e una colombiana tra via Riboty e via Durazzo ha scoperchiato un vaso di Pandora. Ha portato a galla il segreto che poi a dirla tutta tanto segreto non era. Chiunque qui, nel quartiere dei vip, sapeva benissimo cosa accadeva in quegli appartamenti. Si consumava del sesso a pagamento. Per lo più ad esercitare sono straniere: cinesi (le più richieste perché «fanno qualsiasi cosa»), brasiliane, colombiane e trans. Insomma ce n’è per tutti i gusti. Gusti che per essere soddisfatti avevano bisogno bugie e piccoli escamotage per non farsi beccare. E già perché la clientela qui è talmente vasta che targhettizzarla è praticamente impossibile. In quegli 850 metri che separano le due strade in cui sono avvenuti i tre omicidi si muove un mondo infinito. Un mondo fatto di stimati professionisti, di semplici habitué e di gente del popolo. Ora però quel mondo trema. E ieri era tutto un rincorrersi di voci e di sussurri. In un raggio di poco meno di un chilometro ci sono gli studi della Rai, quelli di La7, la procura, il tribunale civile e un quantitativo enorme di studi di avvocati. 

Prostitute uccise a Roma oggi, il testimone: «C'era tanto sangue, credo sia stata sgozzata»

L’ORA PREFERITA

L’ora preferita per le “scappatelle” è proprio quella del pranzo.

D’altronde tutti escono a mangiare e così è più facile evadere “il giudizio” di amici e colleghi. «Vado in “pausa pranzo». Appunto. I sospetti, così, vengono ridotti al minimo. E’ questa “l’ora più dolce” dei professionisti che gravitano in questa zona. Il modus operandi è quasi uguale per tutti: l’immancabile telefonata alla moglie o alla compagna e subito dopo quella alla escort di turno. «Sono qui». Due semplici parole sussurrate a quel numero di telefono trovato su internet o sugli avvisi affissi sui pali o sui cartelli stradali in cui si può leggere “massaggi”. Spesso viene scambiato anche tra colleghi con tanto di recensioni. La risposta che si riceve dall’altro capo quando si telefona o si invia il messaggio è quasi sempre la stessa: «Suonare a questo interno e poi la tariffa». Si va dalle 50 alle 100 euro. Ma per prestazioni più “particolari” i prezzi triplicano. «Sa quanti uomini fasciati in completi eleganti si vedono sotto questi appartamenti? E’ un continuo» raccontano i residenti. Tanto che proprio in via Riboty, in una delle ultime assemblee, i condomini si erano lamentati con l’amministratore di quel continuo via vai di clienti. La caccia al presunto serial killer ha messo in agitazione tutta Prati. Tra palazzi liberty, studi elegantissimi e mondo della televisione vive un sottobosco fatto di prostituzione che tanti frequentavano senza paura. Ora però l’analisi dei tabulati dei telefoni delle prostitute uccise fanno tremare i più.

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA