Termini, operazione decoro: via il cimitero degli scooter. Ma restano mini-discariche

L'Ama rimuove i motorini ma tra via Marsala e piazza dei Cinquecento il degrado è ovunque

Termini, operazione decoro: via il cimitero degli scooter. Ma restano mini-discariche
Termini, operazione decoro: via il cimitero degli scooter. Ma restano mini-discariche
di Giampiero Valenza
Martedì 1 Novembre 2022, 06:55 - Ultimo agg. 2 Novembre, 08:57
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Dopo la denuncia del Messaggero, ieri mattina la sorpresa è stata sotto gli occhi di tutti i commercianti di via Marsala. Una squadra dell'Ama è arrivata a due passi dalla Stazione Termini e ha ripulito quanto restava dell'incendio della dozzina di motorini dello scorso 7 ottobre. Ventiquattro giorni d'attesa e una corsia della strada che però rimane ancora oggi chiusa. L'intervento, per chi ci passa di nuovo, sembra fatto a metà. Infatti, gli operatori non hanno messo le mani a pochissima distanza da quel fattaccio, dove ce n'è uno che dura da molto più tempo e che nessuno ha ancora pensato di ripulire. E anche su questo i residenti sono su tutte le furie. «Un paio di mesi fa è avvenuto un incidente e hanno recintato un pezzo di marciapiede con il nastro arancione. Ma nel corso delle settimane la parte interdetta è diventata un immondezzaio - racconta uno dei negozianti della via - Questa mattina (ieri per chi legge, ndr) hanno pulito dai rifiuti rimasti dell'incendio, ma nessuno si è reso conto che sarebbe stata l'ora di ripulire anche la zona all'angolo, proprio tra le più trafficate». Tra l'area incendiata e quella che fu oggetto dell'incidente, ci sono sì e no cinque metri di distanza, quattro file di tavolini del frequentatissimo Caffè Trombetta, punto di riferimento degli aperitivi prima di prendere il treno. Qui, oltre a un parapedonale distrutto, la rete rossa delimita uno spazio che ormai è ricettacolo di bottiglie di birra, pacchetti di sigarette accartocciati, gratta e vinci strappati. «Non è di certo un bell'esempio di città tutto questo degrado - racconta una donna seduta a un tavolino a prendere un gelato con la famiglia - Siamo qui a Roma da qualche giorno e rimaniamo sconcertati dall'immagine così sciatta che viene data».

TRA GLI AUTOBUS

Da via Marsala a piazza dei Cinquecento è un attimo, giusto qualche passo a piedi. Si passa dalla stazione dei taxi a quella degli autobus. E l'ennesima situazione di degrado si ripete. Da qualche mese staziona accanto alle banchine degli arrivi e delle partenze dei mezzi dell'Atac una senzatetto che ha creato una casa coperta con un paio di teli che, sulla banchina pedonale, occupa qualche metro.

Non mancano i rifiuti: le buste di plastica con le bottiglie vuote, l'immondizia accartocciata, un cuscino annerito. La donna se ne sta seduta per ore davanti agli occhi di chi passa in tutta fretta per prendere il bus. Più discreto è chi vive in una tenda accampato proprio davanti al Centro vaccinale di piazza dei Cinquecento. Vive all'ombra di un pino e dà meno all'occhio. Davanti alla stazione, invece, proseguono i bivacchi. In pieno giorno diversi senza fissa dimora dormono davanti alle vetrate d'ingresso e i turisti si trovano a fare una sorta di zig zag con le valigie per schivarli. Analoga situazione si trova in tutta quella zona che va tra l'uscita della metropolitana B e l'ingresso della stazione. Anche qui gli angoli meno visibili sono quelli dove si bivacca. Diversi sbandati, bottiglie di birra alla mano, sono stesi a terra. Un misto di urina e liquori è a terra. Antonello, 42 anni, è passato di lì quasi per sbaglio. Viene da Milano e stava andando verso via Cernaia. «Ho scelto l'angolo meno trafficato pensando fosse comunque curato tanto quanto l'interno della stazione - spiega - Invece, mi sono sbagliato. tutto questo, nel pieno centro della Capitale, è davvero inquietante».

 

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