Più di 10 motorini sono andati in fiamme lo scorso venerdì 7 ottobre davanti l’uscita laterale della stazione Termini che porta su via Marsala, la via che costeggia Castro Pretorio dove sono presenti bar, taxi, uffici e negozi.
A provocare l’esplosione, un mozzicone di sigaretta gettato a terra sotto uno dei motorini parcheggiati, che a detta proprio dei commercianti perdeva probabilmente benzina o olio. È bastata una fiammata a incendiare anche gli altri veicoli vicini e a far evacuare tutta la zona davanti l’Hotel Siracusa, vicino lo storico Caffè Trombetta.
Roma, panni stesi sulle transenne a Termini: benvenuti nella Capitale
Rifiuti a Roma, incendi e proteste: prime disdette negli hotel. «Turisti in calo del 30%»
Di quel pomeriggio nero, che ha innescato la paura generale e un’aria irrespirabile, sono rimasti però ora oltre ai danni ai veicoli, per fortuna non gravi a persone, i resti di un marciapiede che rischia di rimanere così ancora per molto tempo.
Uno scenario, lamentano commercianti e lavoratori della zona, che non fa molto onore alla Capitale, in particolare proprio la stazione Termini che è per molti il biglietto da visita della città. La speranza è quella di una pronta rimozione dei residui, non solo per chi al momento è costretto a prendere un caffè in compagnia della cenere, ma anche per riaprire la carreggiata e tornare a far scorrere velocemente il traffico. Senza attendere, però, che arrivi la prima pioggia a spargere tutto via.
Profilo Abbonamenti Interessi e notifiche Newsletter Utilità Contattaci
Logout