Antonio Franco, una carriera costruita tra i commissariati di Roma e bruciata nella trincea di Ostia

Antonio Franco, una carriera costruita tra i commissariati di Roma e bruciata nella trincea di Ostia
di Marco De Risi
Venerdì 29 Luglio 2016, 13:46 - Ultimo agg. 13:56
2 Minuti di Lettura
E’ finito in manette stamattina all’alba, dopo che i colleghi della squadra mobile romana hanno indagato a fondo su di lui fino a provare, secondo l’accusa, i suoi presunti rapporti illeciti con un biscazziere legato al malaffare di Ostia. Lui è il primo dirigente della Polizia di Stato Antonio Franco, sposato, con figli, quasi un'istituzione della polizia della Capitale.
 
 


Per almeno 20 anni ha lavorato nella piazza romana. E’ stato funzionario della sala operativa del 113, quindi ha diretto il commissariato Centocelle per poi, promozione dopo promozione arrivare a coordinare il commissariato Prenestino fino a comandare quello rischioso, di confine, il commissariato di Ostia. Non un presidio di polizia come tutti gli altri ma un avamposto, per quello che le inchieste hanno indicato, sulla criminalità organizzata, potente e feroce, del Litorale.

E proprio ad Ostia si sarebbe bruciato.  Antonio Franco da almeno un anno era stato, infatti, trasferito nella Questura di Lucca.  In molti in Questura ricordano la sua disponibilità, la sua umanità: sempre pronto a mettersi a disposizione e lavorare senza sosta per giorni.

Romano verace, Antonio Franco, sferrò un duro colpo al crimine del Quarticciolo, le case a ridosso di Centocelle. Ma negli ultimi anni, chi lo conosce bene, l’uomo era cambiato. Su di lui si gettavano, magari a sproposito, ombre di scarsa efficienza e di amicizie poco raccomandabili. Oggi alcune di quei rumors si sono concretizzate con l’arresto ai domiciliari.
 
© RIPRODUZIONE RISERVATA