Roma, il prefetto Basilone: «I Casamonica vanno sfrattati»

Roma, il prefetto Basilone: «I Casamonica vanno sfrattati»
di Simone Canettieri
Mercoledì 9 Maggio 2018, 08:34 - Ultimo agg. 09:57
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Prefetto Paola Basilone, domenica è morta una ragazza in moto per colpa delle radici degli alberi; lunedì la notizia del raid dei Casamonica; oggi (ieri-ndr) l'autobus esploso in via del Tritone. Cosa succede a Roma?

«Sono vicende drammatiche e complesse. Il nostro metodo di lavoro è quello di andare avanti con la cooperazione istituzionale di tutti».

Ha da poco incontrato la sindaca Virginia Raggi, cosa vi siete dette?
«La riunione del tavolo metropolitano si è dispiegata su vari fronti: abbiamo messo in campo gli interventi per scongiurare i roghi tossici nei campi rom con la Regione. Poi abbiamo parlato di sicurezza sui mezzi Atac. E, ovviamente, c'è stato un ragionamento sulle prossime mosse, dopo l'azione delle forze dell'ordine che si è tenuta brillantemente contro i Casamonica».

Partiamo dalla manutenzione stradale, c'è un rischio sicurezza nella Capitale.
«L'amministrazione si sta sforzando di mettere in campo tutte le azioni possibili, nonostante le grandi difficoltà economiche. La normalizzazione dei bandi, visto il passato, ha portato a una serie di rallentamenti. Anche la riorganizzazione degli uffici è stato un altro problema».

Come fronteggiare la presenza e il radicamento dei Casamonica?
«Si tratta di un argomento molto attenzionato. Gli aspetti criminali li stiamo contrastando, e non da oggi, ma li contrasteremo in maniera ancora più efficace, come accaduto a Ostia, con azioni mirate che partiranno tra poco. La nostra lotta a questo clan non inizia oggi, c'è una grande letteratura della Dda, a proposito».

I clan vivono in case popolari occupate.
«Sulle occupazioni abusive indaga la magistratura, e sono in corso censimenti. Anche il Comune deve fare la sua parte, anche se il patrimonio occupato, in questo caso, è quasi tutto dell'Ater, quindi della Regione».

Interverrete con la forza per sgomberare i clan?
«Se facciamo un'operazione massiccia può diventare complicato. Dobbiamo sgomberarli uno per uno, con misura e equilibrio per risolvere sul serio il problema».

La Romanina però è un quadrante con pochi (eufemismo) servizi pubblici: è un paesaggio di buche e rifiuti. Questo non aiuta a riportare la legalità.
«La lotta al degrado spetta al Comune, per quanto riguarda i campi rom, per la parte che ci compete, ci stiamo attivando. Ma..».

Ma?
«Ci sono varie aree periferiche di Roma che sono degradate, sono tante e andrebbero affrontate, su questo non posso attivare azioni. Non ho una competenza specifica».

Cosa ha pensato quando ha visto le immagini dell'autobus in fiamme?
«Quanto successo è spaventoso: è stato bravo l'autista a far scendere tutti i passeggeri prima che fosse troppo tardi».

Vista la scia di mezzi andati a fuoco, c'è un problema di sicurezza per il trasporto pubblico?
«Questo tema è in capo all'azienda municipalizzata Atac».

Le capita mai di prendere i mezzi pubblici a Roma?
«Sì, però la fermo subito: dobbiamo essere tutti più civili. Fare il biglietto sull'autobus, così come non buttare i rifiuti per strada. Noi, come istituzioni, stiamo marciando tutti in un'unica direzione».
 
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