Roma, tenta di uccidere la figlia di 3 anni al Bambino Gesù: «Ci provò anche con quella di un anno»

Roma, tenta di uccidere la figlia di 3 anni al Bambino Gesù: «Ci provò anche con quella di un anno»
Giovedì 12 Gennaio 2017, 17:04
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Lo scorso 28 dicembre era stato notificato un provvedimento di sospensione della potestà genitoriale alla madre arrestata per aver somministrato benzodiazepine alla figlia ricoverata a Roma al Bambino Gesù. L'atto era stato adottato dal Tribunale per i Minorenni di Napoli che aveva disposto il divieto di avvicinamento nei confronti di entrambi i genitori alla bambina ricoverata e alle due sorelline più piccole (una di un anno e una di pochi mesi), che sono state affidate ai servizi sociali partenopei.

I carabinieri l'hanno arrestata su richiesta della pm Eleonora Fini e su disposizione del gip Ezio Damizia. C'è il sospetto che la donna,A.M. 30enne di Napoli ma residente a Roma insieme al marito, avesse tentato di fare qualcosa di simile anche con la bimba di un anno.

L'indagine è affidata ai carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma, in collaborazione con personale del Comando Provinciale di Napoli. Il provvedimento restrittivo si basa sulle risultanze investigative acquisite dai militari di via in Selci, a seguito dei referti inviati dalla direzione sanitaria dell'Ospedale Bambino Gesù, con i quali, lo scorso dicembre, erano stati segnalati due episodi di arresto cardiorespiratorio, apparentemente ingiustificati, della piccola bambina, salvata solo grazie al tempestivo intervento di medici.

Gli investigatori hanno accertato che la madre, verosimilmente a causa della tensione coniugale esistente con il marito e con l'intenzione di attirare l'attenzione di quest'ultimo sugli interessi familiari e così rafforzare il loro legame, avrebbe deliberatamente, e senza alcuna prescrizione medica, somministrato alla figlia, mentre era ricoverata presso l'Ospedale Bambino Gesù, farmaci contenenti benzodiazepine in grado di procurare l'arresto cardiorespiratorio della piccola.
La donna è stata rintracciata nei pressi della sua abitazione a Napoli e portata, a disposizione dell'Autorità Giudiziaria, presso la Casa Circondariale Femminile di Pozzuoli.
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