Roma, risorge l’Azzurro Scipioni, casa dei grandi del cinema

Apertura a gennaio del 2023

Roma, r isorge l’Azzurro Scipioni, casa dei grandi del cinema
Roma, r​isorge l’Azzurro Scipioni, casa dei grandi del cinema
di Angela Maria Piga
Giovedì 20 Ottobre 2022, 10:14 - Ultimo agg. 24 Febbraio, 19:18
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Era il 1991 quando Federico Fellini, dopo aver visto il film di Silvano Agosti Uova di garofano al cinema Azzurro Scipioni (via degli Scipioni 82) gli lasciò una nota autografa in cui scriveva: Caro Agosti, ho comprato tutti i tuoi libri, tutti, tranne Come si gira un film... Tuo, Federico. In tanti, e per generazioni, ricordiamo quell'antro delle meraviglie che fu quel cinema, fondato nel 1982 dal regista e scrittore pluripremiato Silvano Agosti. Un cinema la cui storia è raccontata dalla sua anima storica, il regista e collaboratore di una vita Lorenzo Negri, nel docufilm C'era una volta il cinema Azzurro Scipioni, con le musiche di Nicola Piovani.
LA PROIEZIONE
Verrà presentato per la Festa del Cinema il 22 ottobre alle ore 11 alla Casa del Cinema (con replica il 23 alle 21.30), in presenza di Negri, Agosti e Luigi Abete, presidente della Fondazione Bnl. Già, perché sabato 27 marzo 2021, 48 ore prima della consegna delle chiavi della sala d'essai in via di chiusura, è proprio Negri a ricevere la chiamata di Abete sul cellulare. Così il regista: «Pensavo si trattasse di uno scherzo telefonico. Invece era proprio lui, che voleva incontrare me e Silvano all'Azzurro la domenica». Detto fatto: Bnl e Bnp Paribas, nella persona del suo ad Jean Laurent Bonnafé, intervengono per tenere il cinema aperto. Risultato: L'Azzurro Scipioni risorgerà a gennaio 2023. Così Abete: «Insieme ci proponiamo di rilanciare e rivalorizzare le attività dell'Azzurro Scipioni in continuità con la filosofia del suo ideatore».

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LA RINASCITA
Condizione infatti indispensabile per il Gruppo la presenza fisica di Agosti (nei weekend, così da preservare le note chiacchierate con il pubblico) e con la sua programmazione. Entrata gratuita per i soci. Fra le novità: opere prime dei grandi autori e collaborazioni con realtà sperimentali come Fuori norma di Adriano Aprà. Ma cosa ha fatto dell'Azzurro Scipioni un unicum italiano? Spiega Negri: «Non è il primo cinema che programma film d'autore ma è il primo nato dalla volontà e dalla visione, quella del realismo magico, di un autore cinematografico totale, regista, sceneggiatore, direttore della fotografia e del montaggio».
CHARLIE CHAPLIN
Quando Agosti cercava una sala nel lontano 1982 per presentare quel cinema che non trovava spazio nella grande distribuzione, «secondo leggenda» sorride Negri «a Silvano apparve in sogno Charlie Chaplin che, malinconico e triste, stava sulla soglia della sala ormai chiusa del Cinema degli Scipioni, chiedendogli di fare qualcosa». Detto fatto, da un sogno inizia l'avventura. L'Azzurro diventa la seconda casa degli amanti del cinema e dei grandi del mestiere. Erano anni raccontati nel docufilm «in cui Bertolucci, Moretti, Bellocchio (di cui Agosti montò in totale autonomia I pugni in tasca nel 1965, ndr), Cavani, Piovani, Storaro, Monicelli, Scola, Verdone, Piovani, Morricone, Antonioni, Abel Ferrara, Laura Betti, Ghezzi o i Taviani venivano al cinema e chiacchieravano o improvvisavano con il pubblico. Come quando Morricone suonò le note di C'era una volta in America o Piovani musicò la danza dei panini di La febbre dell'oro».
Casa del Cinema, largo Mastroianni, il 22 alle h 11 e il 23 alle h 21,30
 

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