E' guerra sull'eredità della famiglia Brancaccio, storica famiglia nobiliare. La principessa Fernanda Ceccarelli Brancaccio, morta nel 2014 a 107 anni, avrebbe scritto un testamento con cui lasciava l'omonimo teatro di via Merulana, alcuni edifici in viale Manzoni, una tenuta agricola a San Gregorio di Sassola e titoli per 20 milioni di euro circa ai cittadini romani bisognosi, o meglio alla Fondazione Marcantonio Brancaccio, di cui è presidente il sindaco di Roma. Lo scrive La Repubblica.
Maria Luisa Bottini, unica parente in vita della principessa Fernanda Ceccarelli Brancaccio, oggi settantenne pensionata, ha intrapreso una causa davanti ai giudici dell'ottava sezione civile.
La posizione della parente della principessa è chiara: pretende che i suoi titoli ereditieri vengano riconosciuti e, magari, che venisse sequestrato il patrimonio affidato alla Fondazione Marcantonio Brancaccio. Una richiesta già bocciata dal giudice, che ha ricordato la vicenda accaduta a un lontano pronipote della principessa, Ferdinando Massimo.
Il testamento
Il testamento su cui si basa il lascito della principessa in favore del comune prevede inoltre che la fondazione debba essere presieduta dal sindaco di Roma e che tutti i guadagni debbano andare ai "cittadini romani bisognosi".
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