Matteo Cursi e Giovanni Anaclerio, gli amici morti sulla Pontina: l'ultimo selfie prima dell'incidente, gli amici e le discoteche

Le vittime avevano 24 e 27 anni, erano di Pomezia. Il dolore sui social

Matteo Cursi e Giovanni Anaclerio, gli amici morti sulla Pontina: l'ultimo selfie prima dell'incidente, gli amici e le discoteche
Matteo Cursi e Giovanni Anaclerio, gli amici morti sulla Pontina: l'ultimo selfie prima dell'incidente, gli amici e le discoteche
di Alessandro Piazzolla
Venerdì 19 Gennaio 2024, 08:15 - Ultimo agg. 20 Gennaio, 07:20
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Due morti e sei feriti. È questo il tragico bilancio dell'incidente stradale avvenuto alle prime ore di ieri sulla via Pontina, all'altezza di Campoverde, ad Aprilia. Le vittime sono due giovanissimi, Giovanni Anaclerio di 24 anni e Matteo Cursi di 27. Entrambi erano originari di Pomezia. Si trovavano a bordo di una Smart ForFour insieme ad altri tre coetanei, un uomo e due donne. Tutti sotto i 30 anni di età. Erano da pochi minuti passate le tre. Il gruppo di giovani stava procedendo sulla carreggiata in direzione Roma quando il veicolo, per cause ancora al vaglio della polizia stradale di Aprilia e complice il manto stradale bagnato a causa della pioggia, ha improvvisamente perso aderenza con l'asfalto, sbandando paurosamente. L'auto è prima finita fuori strada, travolgendo la segnaletica stradale, e poi si è schiantata violentemente contro il guardrail che separa la 148 dalla complanare. A quel punto, dalla ricostruzione effettuata dagli agenti della polizia stradale, Anaclerio è stato sbalzato fuori dall'abitacolo mentre la Smart si è ribaltata più volte, terminando la sua corsa al centro della carreggiata nord.
In quel momento, stava sopraggiungendo una Fiat Panda condotta da un ragazzo di 25 anni e su cui viaggiavano altri due coetanei che ha travolto il ragazzo a terra sull'asfalto e poi ha centrato in pieno la Smart. Un urto tremendo che ha finito per distruggere ulteriormente la Smart. Nella violenta carambola sono morti sul colpo due degli occupanti della Smart, Giovanni Anaclerio e Matteo Cursi. Feriti anche gli altri tre passeggeri a bordo del veicolo. La più grave è una ragazza, una ventenne, che ha riportato un trauma cranico importante e diverse fratture in alcuni parti del corpo.

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I SOCCORSI

Subito dopo il gravissimo incidente, gli altri pendolari che stavano transitando in quel momento sulla via Pontina hanno immediatamente allertato i soccorsi. Sul luogo dell'incidente sono sopraggiunte almeno tre ambulanze. I sanitari del 118 si sono ritrovati di fronte una scena raccapricciante. Il personale medico, dopo aver appurato, purtroppo, il decesso dei due giovani, ha iniziato a prestare le prime cure agli altri sei feriti.
La ragazza in gravi condizioni è stata trasferita d'urgenza in codice rosso presso l'ospedale Santa Maria Goretti di Latina.

Gli altri due ragazzi a bordo della Smart sono stati invece trasferiti presso la clinica "Città di Aprilia" di via delle Palme, anche loro in codice rosso. I tre uomini a bordo della Panda, invece, sono stati portati all'ospedale Riuniti di Anzio dove sono stati medicati. Al termine degli accertamenti sanitari, hanno poi rifiutato il ricovero. Le loro condizioni sono buone.

 

I RICORDI

"Spero che almeno te ti salvi, Giovanni e Matteo non ce l'hanno fatta. Che la terra vi sia lieve belli come er sole". Stefano, un amico, posta sui social l'ultimo scatto dei due amici morti nell'incidente dell'altra notte. Con loro c'è anche "Pierpo", che è rimasto ferito nello schianto. Loro tre si erano visti a casa di uno di loro e avevano condiviso la foto nelle stories di Instagram. Non sapevano che, dopo la serata trascorsa in un noto locale di Borgo Piave, la vita di due di loro sarebbe stata stroncata. "Voglio sapere la dinamica, non mi do pace", ha commentato sui social un'amica dei due ragazzi deceduti. Matteo Cursi avrebbe compiuto 28 anni tra qualche mese, era single da poco. Giovanni Anaclerio aveva invece 24 anni: entrambi di Pomezia, condividevano la passione per i tatuaggi e un lavoro saltuario come buttafuori. Nella cerchia ristretta di amici solo nel primo pomeriggio di ieri si è sparsa la notizia. Qualcuno di loro ha capito che c'era qualcosa che non andava perché l'ultimo accesso su Whatsapp di Matteo era fermo alle 22.21. Poi più nulla. A quel punto è iniziato il tam tam, tra conferme e smentite. Fino a quando non è stato chiaro a tutti che purtroppo Giovanni e Matteo non c'erano più. Una doccia gelata per i loro cari e per i tanti amici di Pomezia che con loro avevano fatto le scuole o condiviso passioni. Giovanni era il maggiore di tre figli, una famiglia unita e affiatata e i social sono pieni di loro foto. Il papà di Giovanni ha voluto postare una foto del figlio sulla propria pagina Facebook: "Amore mio non ti scorderò mai. Amore di mamma e di papà". Tanti i commenti da parte di parenti e amici, tutti letteralmente sconvolti per una perdita improvvisa e dolorosa. "Non ci credo ancora, un angelo è volato in cielo. Fai buon viaggio", commenta Anna. "Dio mio è un dolore insopportabile non ci sono parole per tutto questo. Ciao Giovanni rimarrai sempre nel mio cuore, scrive Francesca". Matteo Cursi era più riservato, lavorava in alcuni locali notturni della capitale. Fisico statuario, si occupava di sicurezza in famose discoteche romane come il Qube e Room 26. Era un tifosissimo della Lazio, così tanto da farsi tatuare lo stemma della squadra biancoceleste su un braccio.

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I RILIEVI

Nel frattempo sono sopraggiunti gli agenti del distaccamento di polizia stradale di Aprilia. Gli uomini guidati dal comandante Fabrizio Del Monaco hanno immediatamente chiuso la strada al traffico e con le prime luci del mattino hanno proceduto con i rilievi. Le cause dell'incidente sono ancora al vaglio: dall'alta velocità al colpo di sonno, fino all'ostacolo improvviso sulla carreggiata. Ci vorranno tempo e attente analisi per stabilirlo. Le auto che procedevano verso la capitale sono state fatte uscire obbligatoriamente allo svincolo di Campoverde sud. E fin dalle prime ore del mattino, si sono registrati pesantissimi disagi alla viabilità. Le code hanno superato gli otto chilometri.
C'è voluto molto tempo per terminare i rilievi e procedere con la rimozione delle due auto rimaste coinvolte nello schianto. Gli operai dell'Anas, infine, hanno proceduto a pulire e mettere in sicurezza il tratto stradale. Solo verso le 9.30 la Pontina è stata riaperta completamente al traffico in direzione nord.
Ieri mattina lo straziante rito del riconoscimento dei corpi da parte dei genitori dei due giovani all'ospedale di Aprilia. La procura di Latina affiderà oggi l'incarico al medico legale, che dovrà decidere se disporre l'autopsia o l'esame esterno delle salme, poi sarà dato il via libera per l'ultimo saluto.

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