Roma, nei cimiteri posti esauriti: «Ama non ha fatto i lavori»

Al Laurentino mancano gli ossari per finire il ciclo delle sepolture: rischio nuova chiusura

Roma, nei cimiteri posti esauriti: «Ama non ha fatto i lavori»
di Alessia Marani
Lunedì 24 Ottobre 2022, 06:23 - Ultimo agg. 25 Ottobre, 11:04
3 Minuti di Lettura

L'ultima relazione dell'Agenzia per il controllo dei servizi pubblici locali, Acos Roma 2022, lo ribadisce: a Roma è un problema persino morire. Emerge un trend del 43% in più relativo al fenomeno dei cari estinti portati altrove per il riposo eterno. Vale a dire che i romani alla fine preferiscono o sono costretti a rivolgersi, pagandoli, ai Comuni limitrofi o ai cimiteri privati perché in quelli capitolini è difficile trovare posto. Cartina al tornasole di tutto questo è la situazione del Laurentino dove, a pochi giorni dalla ricorrenza del 2 novembre, Ama si è affrettata a gettare nella mischia della manutenzione ordinaria anche gli ultimi assunti pur di garantire il servizio essendo scaduto il contratto con la ditta incaricata. «La situazione è desolante - allarga le braccia Valeria Campana del Comitato Cimiteri Flaminio Prima Porta Verano e Laurentino - dagli utenti ci arrivano segnalazioni continue per degrado, scippi e furti; al Laurentino è sconcertante l'immobilismo che regna sul completamento del camposanto, si rischia nuovamente la chiusura. Gli stanziamenti via via deliberati dal Campidoglio hanno l'elastico: puntualmente tornano indietro perché non impiegati, poi rispuntano. È tutto fermo: i cittadini devono battersi per ottenere una sepoltura degna che conceda loro di elaborare i lutti».

Ama, maxi-bonus ai netturbini per farli lavorare sotto le feste: fino a 400 euro in più in busta paga

Nella relazione Ama del 2019 si faceva riferimento alla necessità di portare a compimento una serie di interventi tra cui la realizzazione di circa 6000 loculi detti Blocco E per la cui progettazione esecutiva era stata indetta una gara nel 2017.

Ma, a oggi, l'unico fronte il cui avanzamento sarebbe a buon punto è quello relativo ai saggi archeologici utili per reperire nuovi campi di inumazione. A paventare il rischio di una nuova chiusura del cimitero per tutto esaurito (come successo tra il 2020 e il 2021) è la mancanza di loculi ossario necessari a completare il ciclo di sepoltura. Sono stati ultimati quelli del Blocco C per 31mila euro, ma a oggi gli spazi sarebbero già esauriti. Ne servirebbero altri. Ma ecco il balletto dei fondi: il Dipartimento Ambiente nel 2019 stanzia circa 900mila euro ma nel 2020 la Ragioneria li revoca per le procedure non completate.

 


IL BALLETTO
Altro stanziamento nel 2020, ma questa volta di soli 160mila euro e per 1700 ossari. «Il nostro sospetto, il condizionale è d'obbligo ma tutto lo fa pensare - continua Campana - è che i soldi vengono accantonati per tornare indietro e non si vede mai l'inizio di nulla. Ci sono tutte le condizioni per completare questo cimitero ma sembra non interessi a nessuno». Intanto il Comune a febbraio ha già stanziato altri 500mila euro per nuovi interventi al Laurentino, l'assessore Sabina Alfonsi, presentando il piano strategico ha assicurato «una svolta». Intanto fioccano le denunce degli utenti: «Le condizioni dei manufatti sono peggiorate, le piante da potare.. - dicono dall'Associazione - I furti sono continui e succede di tutto: quest'estate c'è stato un rodeo di auto in omaggio a un giovane defunto».

© RIPRODUZIONE RISERVATA