Anziana uccisa in casa dopo la rapina a Montesacro, c'è l'identikit dei banditi

Anziana uccisa in casa dopo la rapina a Montesacro, c'è l'identikit dei banditi
Anziana uccisa in casa dopo la rapina a Montesacro, c'è l'identikit dei banditi
di Maria Lombardi Alessia Marani
Domenica 12 Maggio 2019, 12:29 - Ultimo agg. 14:13
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Tutti e due biondini e giovani, uno più alto, sul metro e ottanta, e l'altro più piccoletto. Capelli corti, il tipo più tarchiato con la sfumatura sui lati. Indossavano giubbotti chiari, sul beige, di un colore simile al palazzo di mattoni su cui si sono arrampicati per entrare nell'appartamento al secondo piano. Una tonalità probabilmente scelta per mimetizzarsi e non essere notati dai vicini. Ecco gli identikit dei due rapinatori che domenica, intorno alle 21,30, sono entrati nella casa di Anna Tomasino, in via Pizzo Bernina a Città Giardino, tra la Nomentana e piazza Sempione, a Roma, e l'hanno colpita alla nuca. La donna di 89 anni è morta il giorno dopo. A fornire dettagli sui due banditi è un testimone che abita nel palazzo di fronte. Li ha visti scendere dal balcone del secondo piano e allontanarsi nel cortile. «Litigavano, uno dei due sembrava rimproverare l'altro, erano stranieri, avevano l'accento slavo», anche altri vicini di casa hanno sentito i rapinatori discutere, forse uno rinfacciava all'altro l'aggressione alla donna. Qualcuno ha anche visto allontanarsi una station wagon grigia.

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È caccia ai due giovani biondini, probabilmente rom in arrivo dai campi nomadi della zona. Gli investigatori della squadra mobile e del commissariato Fidene-Serpentara stanno analizzando tutti i colpi simili a quello di domenica che sono stati commessi in quella parte di Montesacro. L'obiettivo è capire se ci sono elementi in comune e se qualche caso sui cui si è indagato possa fornire spunti utili. Inoltre si sta cercando di verificare, con l'esame delle celle telefoniche, se domenica sera in quella zona sono state agganciati numeri riconducibili a pregiudicati o stranieri.

LE RICERCHE
I due ricercati sono professionisti del furto: hanno utilizzato i guanti e si sono arrampicati lungo le inferriate del palazzo, salendo sulla tettoia del portiere nel cortile. Ladri acrobati che non hanno lasciato traccia ma possono essere stati fermati in passato. In via Pizzo Bernina non ci sono telecamere, quelle di un negozio vicino erano spente.

Anna Tomasino stava preparando la festa dei suoi 90 anni e diceva «mi sento ancora giovane». Il pomeriggio andava a ballare con le tre amiche del palazzo al centro anziani di via Isola Bella. Cuciva abiti e maschere per le feste di Carnevale, borse per il mercatino di solidarietà. Cucinava torte e le regalava ai vicini. Un figlio Alfredo viveva con lei dal lunedì al venerdì e poi raggiungeva la famiglia in Puglia, l'altro abita a Tor Lupara. Era rimasta vedova giovane e da sola, lavorando come sarta, aveva cresciuto i figli. «La sentivo cantare in napoletano affacciata sul balcone», ricorda una vicina del primo piano. «Una donna deliziosa, sempre curata e così appassionata della vita». Martedì si terranno i funerali nella chiesa di San Giovanni Crisostomo. L'appartamento è ancora sotto sequestro. Anna era al telefono con l'amica del terzo piano quando ha sentito i rumori e urlato aiuto. Il tempo di chiamare il portiere ed entrare con il doppione delle chiavi, la donna era già a terra in un lago di sangue.

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