Trapianto di cellule dalla Turchia salva bimbo a Roma, il virus non ferma la solidarietà

Trapianto di cellule dalla Turchia salva bimbo a Roma, il virus non ferma la solidarietà
Trapianto di cellule dalla Turchia salva bimbo a Roma, il virus non ferma la solidarietà
Mercoledì 1 Aprile 2020, 19:39 - Ultimo agg. 23:27
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L'epidemia di coronavirus non ferma l'attività dei trapianti di midollo, anche se per trovare le cellule adatte per il ricevente bisogna uscire dai confini del paese e per superare le restrizioni serve un aereo militare. È stato necessario un volo del trentunesimo Stormo dell'Aeronautica Militare, disposto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri e atterrato ieri a Ciampino, per prelevare le cellule staminali emopoietiche (CSE) di un donatore turco e trasportarle urgentemente a Roma per un bambino in attesa di trapianto all'ospedale Bambino Gesù di Roma.

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È la prima volta che per simili emergenze si ricorre al velivolo dell'Aeronautica Militare fuori dai confini nazionali. Intervento dovuto alle restrizioni del traffico commerciale legate all'emergenza Coronavirus. «Un lavoro di squadra e di rete - spiega un comunicato - che ha visto come protagonisti anche il Centro Nazionale Trapianti, il Registro Italiano IBMDR, l'Ambasciata Italiana in Turchia, l'Ambasciata Turca in Italia oltre all'ospedale Bambino Gesù. Le cellule staminali emopoietiche sono destinate ad un bimbo di 2 anni affetto da Linfoistiocitosi Emofagocitica primaria (HLH) su cui è stato effettuato il trapianto dai medici dell'ospedale romano, presso il Dipartimento di onco-ematologia e terapia cellulare e genica».

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«L'emergenza Covid-19 non sta rallentando i trapianti di cellule staminali emopoietiche - spiegano i responsabili del registro - anzi, i numeri dei trapianti del primo trimestre di quest'anno sono più alti del corrispondente periodo del 2019; oggi più che mai è fondamentale rinnovare l'appello ai donatori affinché rispondano positivamente alla chiamata nel caso di compatibilità con un ricevente. Negli ospedali sono garantiti percorsi dedicati e sicuri per la donazione».

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Dal 21 febbraio ad oggi, sono stati programmati 169 trapianti di cellule staminali emopoietiche da donatori non familiari (oltre a 12 seconde donazioni), di cui 38 da donatori italiani e 131 da donatori internazionali. Sempre dal 21 febbraio ad oggi, infatti, sono state già 99 (di cui 80 importate dall'estero) le donazioni di cellule staminali emopoietiche finalizzate al trapianto gestite dal Registro Ibmdr e dalla Rete nazionale trapianti, mentre altre 35 sono quelle pianificate per le prossime settimane. Un plauso è arrivato anche dal ministro Speranza. «Il nostro Centro Nazionale Trapianti - ha scritto il ministro in un tweet - continua la sua fondamentale attività anche in queste complicate settimane. Stiamo facendo di tutto per assistere i malati di nuovo coronavirus, ma tutti devono poter contare sul Servizio sanitario nazionale».

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