Sembra la trama di un film: una banda di ladri organizza una messinscena degna di un Oscar e riesce a raggirare una ricchissima gioielliera di Monte Carlo, sfilandole sotto il naso una collezione di preziosi che vale più di un milione di euro. La donna si è accorta del raggiro solo a distanza di qualche ora, quando ha aperto la cassaforte nella stanza dell'hotel a cinque stelle dove alloggiava e, al posto di collier, bracciali e orecchini, ha trovato una collezione di biglie di vetro. Quando ha dato l'allarme era troppo tardi: il gruppo era già fuggito, portando con sé la refurtiva. È successo lo scorso 10 agosto.
Due settimane fa, la svolta: una delle componenti della banda, Victoria Elisabeth Kiss, classe 1992, di origini francesi, è stata fermata dagli inquirenti. Parcheggiata sotto casa sua è stata trovata la macchina utilizzata per mettere a segno il colpo. I suoi tre complici, invece, restano ancora senza nome. Di loro si conoscono solo gli alias utilizzati durante la messinscena: Simon, Patel e Sasha. Insieme alla Kiss, per i pm, si sono spacciati per commercianti di preziosi e hanno detto di essere interessati ad acquistare la collezione di gioielli della vittima.
L'INGANNO
La gioielliera accetta e una delle componenti della banda - secondo gli inquirenti si tratta proprio della Kiss - sale nella camera insieme a lei. La vittima apre la cassaforte e all'interno ci sono diversi sacchetti contenenti i preziosi. L'indagata chiede di poterli guardare da vicino, «per controllarne la genuinità», annotano negli atti i magistrati. Invece, approfittando di un momento di distrazione della vittima, riesce a scambiare i sacchetti con dei contenitori identici contenenti delle biglie. Poi, raggiunge i complici e, insieme, salutano la gioielliera, accordandosi per rivedersi entro un paio di giorni. Il gruppo se ne va portando con sé sia la valigetta, sia i preziosi. Dopo qualche ora, la vittima riapre la cassaforte e si accorge di essere stata imbrogliata. Dà subito l'allarme, ma i ladri sono già riusciti ad allontanarsi. Grazie alle telecamere di sorveglianza dell'hotel, però, gli inquirenti riescono a recuperare la targa dell'auto utilizzata per il colpo. È proprio il veicolo a mettere nei guai la donna arrestata un paio di settimane fa: la stessa macchina viene trovata sotto casa sua. Oggi la presunta ladra, assistita dall'avvocato Nicola Caricaterra, si sottoporrà al Tribunale del Riesame. È accusata di avere commesso un furto milionario «in concorso con persone ignote», agendo «con destrezza».
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