Roma, il Bioparco vieta l'ingresso a una famiglia sarda. Il presidente: «C'era il timore dei contagi, ma abbiamo chiesto scusa»

Roma, il Bioparco vieta l'ingresso a una famiglia sarda. Il presidente: «C'era il timore dei contagi, ma abbiamo chiesto scusa»
Domenica 13 Settembre 2020, 11:05 - Ultimo agg. 12:29
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Una famiglia sarda non è stata fatta entrare al Bioparco di Roma. La vicenda risale a fine agosto, ma viene alla luce solo oggi. «Venite dalla Sardegna? Restate fuori»: così una famiglia composta da quattro persone originaria di Sanluri, nel Sud Sardegna, in visita a Roma è rimasta fuori dai cancelli del Bioparco. Il presidente stesso del Bioparco, Francesco Petretti, conferma l'accaduto ma assicura di aver chiesto «scusa alla famiglia, quando vorrà tornare sarà nostra ospite».
Ecco il racconto della protagonista della disavventura, la professoressa Agostina Mancosu: «Un addetto ha riconosciuto l’accento sardo e mi ha detto che avrebbe dovuto informare un superiore della nostra presenza. Mi sono lamentata, ho fatto presente che non esiste alcuna norma di questo tipo e ho anche chiesto se per caso non fossero stati loro ad aggiungere il divieto per chi arriva dalla Sardegna».

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Nel modulo, sottolinea il quotidiano, non risultano riferimenti normativi precisi, né al dpcm di Palazzo Chigi né a ordinanze regionali, all’eventuale direttiva che equipara l’isola ai quattro Paesi a rischio. Ma alla famiglia non è stato consentito l’accesso al giardino zoologico. La risposta da parte degli addetti dinanzi alla richiesta di chiarimenti:  «L’unica risposta che ho ottenuto è che loro dovevano fare di tutto per proteggere la salute dei visitatori, ma anche degli animali».

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Petretti però sottolinea: «Eravamo a fine agosto, con il dramma dei rientri dalla Sardegna, con il rischio contagi per i nostri guardiani e gli animali stessi. Purtroppo abbiamo dovuto prendere questa decisione, mi dispiace molto per la famiglia, noi abbiamo rispetto per tutti. I sardi sono un popolo amico, ma abbiamo dovuto tenere il massimo rigore in quel momento. Fortunatamente dal 15 settembre finirà questo limite, anche se continueremo a fare la massima attenzione».
 

 

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